Saturday 19 August 2017

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SAN RICCARDO PAMPURI MEDICO INTERCESSORO 8211 PRONTO SOCCORSO Abbazia di Morimondo 8211 A torre campanaria L8217urna 8211 clicca per ingrandire Linfanzia con gli zii San Riccardo Pampuri nasce a Trivolzio, piccolo borgo di agricoltori tra Milano e Pavia, em 2 de agosto de 1897, em uma tipica giornata Estiva em cui la pianura padana avvolta dalla consueta e soffocante cappa d8217afa. A sua família com uma família numerosa, uma família com uma família em família, uma família com uma família, uma família, uma família, um amigo, uma família, uma família italiana de boa qualidade e um novato. Prima di Erminio, Battezzato il giorno sucessivo nella chiesa parrocchiale di Trivolzio com o nome completo de Ermimo Filippo, o Papa Innocente Pampuri e a mãe Angela Campari avevano gi avuto nove figli: Giuseppina, Ferdinando, Teresa, Achille, Emilia, Maria Suor Maria Longina, francescana missionaria em Egitto), Agostino, Margherita e Giuseppino. L8217anno successivo la signora Angela partor anche Pietro, undicesimo e ultimo figlio dei Pampuri. Il piccolo mor appena un mese dopo la nascita. L8217infanzia di Erminio não é fácil. Eu primissimi anni della sua vita sono contrapeso dalla perdida da mãe, nove março de 1900, malta di tubercolosi e mai pi rialzatasi dal letto dopo il parto di Pietro. La madre, prima di morire, aveva affidato Erminio alla cugina Teresa di Moncucco e alla sorella Maria Campari di Trrino. Inizialmente Teresa lo port con s a Moncucco, ma poco dopo il bambino fu accolto a Torrino nella casa degli zi. Laltro avvenimento doloroso 8211 a morte do padre 8211 acorde em uma giornata di fine luglio del 1907, um Milão. Si tratta di uno sfortunato, some with casual incident, with the cinquantaduenne Innocenzo Pampuri, che condado em um carro e um trem che percorrevano via Aleardo Aleardi. Riccardo forse troppo piccolo por restare sconvolto dai due drammatici avvenimenti. Tuttavia, it ricordo of the mother of the mother of the mother of the mother of the mother of the mother of the mother of the mother of the world. A Carlota (medico condotto di Trivolzio) e Maria Campari e, dall8217altro lato, i fratelli, trai quali si conserva negli anni successivi l8217educazione religiosa cattolica ricevuta. Il secondogenito Ferdinando, unico dei fratelli Pampuri a sposarsi e ad aver figli, ricorda la madre Angela proprio con queste parole: Fu dietas di fede, di sacrificio e di amore alla famiglia. A produção de géneros alimentícios e de criação de álcool é um processo intensivo. Riccardo e alcuni dei fratelli. Venha para o fundo da sua empresa e, em fundo, venha tutti i ragazzi giovani e meno giovani di qualsiasi epoca, Riccardo ha bisogno di affetto, di volti che mostrino un8217attenzione speciale alla sua vita. A figura materna rimpiazzata, oltrech dalla tutrice e zia Campari, dalla sorella maggiore Maria, più vecchio di otto anni. Quanto a esta questão: Erinio non esitava a verso Maria, abbracciandola e baciandola com o desiderato, cos caratteristico nei bambini, di raccontare tutto quanto successo tra i banchi. Nonostante nel 1912 Maria diventase suora francescana missionária ed entrasse nel noviziato do Cairo com o nome de Longina, l8217affetto di Riccardo por lei non accenn mai a diminuire. Ela é um ponto de cruzeiro para o san Riccardo, especialidade negli anni in cui si fece pi insistente la vocazione of the fratello and indonesia gli abiti religiosi. Riccardo Pampuri um bambino vem tanti altri. Non ci neo primi anni della sua vita gesti eclatanti, segni premonitori di un miracoloso disegno divino. Specialmente when sono in tenera and bambini amano essere al centro dell8217attenzione. No que diz respeito aos produtos e serviços que lhe são atribuídos, o seu pedido deve incluir os seguintes elementos: a) Sono cos soliti mostrare ai proper interlocutori tutto il loro orgoglio e il desiderio di avere sempre ragione, da non accettare correzioni, salvo poi accorgersi che le osservazioni. Anche il piccolo Erminio assumeva atenggiamenti simili. Il fratello maggiore Agostino ricorda con simpatia un divertente episodio: Quando a Carolina domestica gli faceva dire te preghiere, qualche volta lo correggeva: 8220Bada che hai sbagliato Emilio8221 (cos lo chiamavano in casa). Egli a volte le faceva osservare: 8220Ma guarda, onde mi fai dire a seu preghiere, mi fai semper sbagliare. Quando dico da solo não sbaglio mai8221. E a buona domestica Carolina rispondeva: 8220Ma sicuro, quando o dici de solo não c8217 nessuno che ti corregge8221. Allora il piccolo cominciava da capo le sue preghiere. Não é molho diversamente dagli altri ragazzini da sua e, Riccardo era goloso. Andava matto per frutta e per i dolci. Era uma pessoa que gostava de comer e que gosta de comer durante um longo dia, durante a sua estada no ginásio de Milão, que tem um sorvete de sorrisos e um solstício do porão do bonde. Erminio Filippo Classificação da imagem: Descrição da foto: Erminio Filippo freqüenta o mais alto classi elementar um trovão, um centro de piccolo e um chilometro dalla frazione de Torrino, dove egli viveva con gli zii. Sarebbe rimasto nella casa degli zii fino agli inizi della prima ginnasio e vi sarebbe ritornato in occasione di tutte le vacanze estive ed invernali. Perto da quarta e da quinta peça Erminio costretto a spostarsi fino al paese di Casorate Primo, distante da Torrino quasi cinque chilometri Luigi Balbi, maestro da escultura elementar de Casorate, não descrever um bambino eccezionale o fuori dal comune. L8217Erminio piccolo scolaro gia incarna la semplicit della fede cristiana trasmessagli dagli zii, un semplicit vissuta con bont verso i compagni di classe, con obbedienza e grande forza di volont, ma soprattutto con quel luminoso sorriso che avr sul volto por tutta la vita. Alla scuola fu semper assiduo: anche col time catótica and the strade quasi impraticabili. Le virt che meglio rifulsero em Emilio Pampuri não tem nenhuma imagem para a sua casa, mas não foi tão fácil como se esconder. Era parco nelle parole, ma per tutti aveva un largo e luminoso sorriso, segno di animo tranquillo e ripieno di Dio. Não dobbiamo tuttavia pensare che Erinio sia stato fini dai primi anni della sua vita un bambino diverso dagli altri. Come i ragazzini della sua e Erminio amava giocare e correre all8217aperto. Luigi Cervi, um suo companheiro de infanzia a Torrino, a palavra de ordem giocare volentieri con gli altri fanciulli, in un modo che definisce sempre discreto e dignitoso. Terminar o esboço elementar, Erminio si trasferisce da Torrino a Milano, iscrivendosi al ginnasio Alessandro Manzoni. E l8217autunno del 1908. O primo anna ginnasio si rivela molto problematico. A mancança de uma figura com seguimento de um estudo de negli e da dispersão de um grande citt vem Milano creano em um forte disagio. Erminio non perde comunque occasione per testimoniare sua educazione cristiana. Capita spesso che in classe si rifiuti di leggere brani anti-cattolici, chiedendo al professore de longe proseguire qualcun altro. O sorella Maria ricorda che amava rispondere con semplicit alle domande che one insegnante massone 8211 de it incontrat all8217uscita dalla chiesa 8211 gli poneva sulla fede. Il rendimento scolastico milanês, tuttavia, non dei migliori. Fin dal primo trimestre Riccardo acusa dificuldade em italiano e soprattutto em matematica, materia che da generazioni rappresenta o tradizionale spauracchio di buona parte degli studenti. I successivi due trimestri não denotano particolari miglioramenti. Anzi, i voti continuano a peggiorare. Alla fine dell8217anno scolastico, dopo un terzo trimestre contraditório da due inequivocabili 4 in geografia e in matematica, Erminio rimandato a settembre. Oltre a geography and matematica is an agate l8217esame di latino. Solo l8217iniziale insufficienza in italiano recupere prima degli scrutini di giugno, grazie alla spiccata bravura dimostrata da Erminio nello scrivere i temi. A settembre Erminio promosso e outro momento diventa um campioncino em matematica e fisica. Lända ginnasiale milanese dimostra che Erminio Filippo Você gostou desta foto? Gli servono persone che lo guidino sia em campo scolastico che nell8217ambito spirituale. Um Erminio não mancano certo le qualit e l8217intelligenza. Sembra invectiva de meninos e meninas de alcuni relatora, todos os direitos reservados all8217effettiva presenza fisica accanto a di volti amici. Nenhum seguidor de sua própria vinda e de notícia vem a um semeadura e um incêndio do giovane Pampuri avivar a necessidade sem fio da necessidade com o condimento do cui e um testimony do cui. Sarcos um scuola, all8217Universit, sul fronte do Grande Guerra, um Morimondo e nell8217Ordine dei Fatebenefratelli. Il volto, l8217amore del Signore sono espero que viva quando ci sono devido o pi persone riunite nel suo nome. Perch dove sono devido a tre riuniti nel mio nome, io sono em mezzo a loro (Matteo 18,20). Senza una compania il cristianesimo puro ed esteriore ascetismo. Pampuri lo intuisce e fa della dimensione comunitaria della su fede un elemento fondamental. Si capisce allora vem em seu primeiro livro, um livro sobre a vida, um livro sobre a vida, um livro sobre a vida, sobre a vida, sobre a vida, sobre a vida, sobre a vida, sobre a vida, Figlio. Lo zio Carlo não é uma fatia de uma cidade e um mapa da cidade de Pavia, cidade de uma dimensão de d8217uomo e maggiormente adotar um sviluppo sereno da personalidade do nipote. Dall8217anno scolastico 1909-1910 Ermínio prosegue i suoi studi dimorando presso il Collegio scolastico Sant8217Agostino e seguindo o leixão do Liceo classico Ugo Foscolo. O lucro para si rivela fin da subito buonissimo. Scompaiono le insufficienze e pagode di quell8217anno 8211 vêm degli anéis sucessivos de ginásio e de liceo 8211 si riempiono di sette, otto e nove. Anche em matematica, suo tallone d8217Achille nell8217annata milanese, i voti sono soddisfacenti. Sono anni sereni e gioiosi quelli trascorsi al Sant8217Agostino. Ama parlare comi compagni di classe, specialmente con quelli di origi pi umili e modeste. Sa conquistarsi la loro stima e la loro amicizia, grazie ad un modo de comportarsi semper amabile e discreto. Não há certeza de que não há arrogante e indisponente, orgoglioso di tenere tutta per s sua intelligenza. Gaspare Mainetti, suo companheiro de classe e colégio, ricorda che Erminio durante a interrogação de companheiros de escola e prodígio não sugere em um modo de farsi rimproverare dai professori e perfumo de prendersi de registro de diário de scuola pur di far far bella figura al Companheiro No acórdão Collegio egli era semper prémuroso con i compagni e felicissimo quando poteva aiutarli in qualche modo, nei consigli e nel dare perfino e compiti da copiare. Riccardo não é obter um capofitto em um estúdio matto e disperato, quase um volersi estraniare dalla vita reale. Non ci sono tracce di un8217esistência da monaco di clausura. Uma volta comprime diligentemente o suo diário de estudante, Erminio ama fare passeggiate e stare all8217aria aperta ad ammirare la natura. Quando não há l8217opportunit si spinge anche in montagna. Em um biglietto allo zio Carlo descrever com um meravigliato stupore uma scalata al Resegone, dove si inerpicato insieme all8217amico Benedetto Secondi. A beleza do creme, o aviador vem de um potente e misterioso ad e Dio fattosi uomo, lo affascina. Leva-se do mondo e da natação, vem sono em uma classe de longe nascere lodi al Signore, al tempo stese destano la curiosit dell8217uomo e il suo desiderio di viaggiare verso realt inesplorate. Chi, soprattutto da bambino, não há fotos disponíveis para este texto. Adicionar à Mesa de Luz PREÇO / INFO Adicionar à Mesa de Luz PREÇO / INFO Foto search Arquivos de IlustraçõesRF Royalty Free Próxima Mente verso le isole ei continenti descripti da Salgari e Verne nei loro romanzi d8217avventura. Diventa un vero divorciado de questo genere di letteratura, grazie anche alla fornitissima biblioteca del Collegio Sant8217Agostino. A Verne, um Salgari e Quattrini preferisce o Saturino Farandola del Robida. Chi cerca di contenerlo em questa sua passione, che a volte appare smodata e nociva allo studio alle de materie, il compagno de classe 8211 e sucessivamente anche d8217Universit 8211 Benedetto Secondi. As informações seguintes não estão ainda disponíveis em Português. Para sua comodidade, disponibilizamos uma tradução automática: Anjo Benedetto un ragazzo di famiglia cattolica, dalla fede altrettanto semplice e concreta vem quella di Riccardo. Trata-se de uma subestação qualitativa que se destina a formar parte de uma filial de uma classe. Erminio e Benedetto sono amici, amici per la pelle. Sono amici nell8217accezione pi ampia e pi bella del termine. Erminio e Benedetto restante amici per la vita, por tutta la vita, testimoni nella loro esistenza della verit della frase de Ges: Nessuno ha un amore pi grande di questo: dare la vita per i propri amici (Giovanni 15, 13). Se é amiga e aceita facilmente. Ecco allora che il giovane Ermido, mangiatore di libri d8217avventura, corretto da qualcuno che sente realmente amico e não da estraneo, ringrazia per il suggerimento e torna com pi attenzione sul suo studio. Quando dividido estudante universitário e sucessivamente medico, com a classificação para a gratidão Secondi il consiglio datogli: Sei stato tu che mi hai fatto aprire gli occhi e mi hai fatto tanto bene. Te ne sono tanto grato. Siccome Erminio gli ripeteva spesso questa his expressions of gratitudine, Benedetto gli rispondev: Ma s, lascia stare. Sono cose vecchie ormai. Oltre alle figura decisiva degli zii e di Benedetto Secondi, Riccardo conserva negli anni di Liceo un bellissimo rapporto with the sorella suor Longina. A pessoa que procura a pessoa que procura a pessoa que assina a cédula não é uma pessoa que presta o serviço à sua própria pessoa, Sua mente La distanza 8211 suor Maria Longina e trova missionária no Cairo 8211 non sfuma l8217affetto per la sorella. Anzi, sembra quasi che il fascino esercitato su Erinio da quei luoghi lontani che sono le piramidi d8217Egitto, renda il legame con suor Maria pi intenso ed affascinante. A letra que che o scrive no gennaio del 1914 ne la cartina al tornasole. Para mais informações sobre a fantasia, clique aqui para mostrar o resultado de uma pesquisa para este texto. Ancora una volta Erradicar e aceder a solo dentro de uma companhia de afeiçoar a sua giovane fede cristiana 8211 nel 1914 ha solo 17 anni 8211 pu crescere. Carissima sorella, Ti chiedo le pi vive scuse per la mia eccessiva negligenza che per altro não ti avr fatto credere che io ti abbia dimenticato, poich semper ti ho ricordato in modo speciale nelle mie preghiere nelle quali ti ricorder per semper e tanto pi ora affinch Il Signore abbia ad dluminarti in ocasionalmente della tua professione. Parimenti mi raccomando alle tue, avendo semper ogni giorno pi bisogno della grazia del signo por bene adempiere ai miei doveri: vêm pura ad essi si raccomandano i tuoi frateli, la tua sorella Margherita e tutti gli zii. L8217anno scorso ho superato felicemente la licenza ginnasiale, ed ora faccio la prima Liceo em questo primo trimestre e miei studi hanno puro avutaro es abbastanza soddisfacente e che per altro cercher de migliorare quanto po mi sara possibile negli altri due. Com grandissimo piacere abbiamo le tue desideratissime notizie ed il regalo insperato del tuo ritratto. Quanto avrei desiderato di potere teco ammirare who famose e grandiose piramidi che atraverso i secoli ci fanno conoscere la grandezza and the potenza from that superbi Faraon che loco chiamare (figli del sole) and che pur dovettero piegare la loro front ai voleri del dio d8217Israele Quando um comboio é usado para o bocca di Mos la liberazione del popolo ebreo. Mi ero dimenticato di dirti che noi tutti abbiamo salute, quale auguriamo a te per numerosissimi anni. Ti manda um nome de família e um amigo affettuosi saluti del tuo sempre aff. mo fratello Erminio. Gli anni di Università e la Grande Guerra Il giugno 1914, con l8217assassinio do príncipe ereditário Francesco Ferdinando, scoppia la prima guerra mondiale. Lltalia, cambiando repentinamente alleanze, entra no conflito no mundo de 1915 insieme alle potenze dell8217Intesa. De acordo com as diárias dos diários italianos, de 18 a 19 anos, de aviária e de um jantar de aniversário. Erminio non partcipa al dibattito politico tra neutraliste e intervencionista (questi ultimi erano a loro volta divisi tra sostenitori della Triplice Alleanza e fautori di un accordo con Francia, Inghilterra e Russia). Il fatto che Erminio restasse al di fuori dello scontro verbale não significativo che fosse indiferente de fronte alla carneficina scatenatasi. Tutt8217altro. Come c8217erano giovani spinti um combatter da un8217irrefrenabile volont bellicistica e de um altrettanto grande orgoglio nazionale, molti di pi erano i giovani che tentavano ogni strada per evitare una morte cruenta, arrivando addirittura a procurarsi delle ferite pur di sfuggire la chiamata alle armi. Molti ragazzi di oggi non avrebbero dificultam a riconoscersi con forza nei primi. Si tratterebbe della maggioranza, dei cosiddetti bulli di periferia o ragazzi del branco. Altri dovrebbero invece ammettere, tra s e s, senza farlo troppo notare per non essere derisi e scherniti, che se potessero non esiterebbero a scappare e nascondersi. As informações seguintes não estão ainda disponíveis em Português. Para sua comodidade, disponibilizamos uma tradução automática: Entrambi i tipi di ragazzi pensavano allora, e lo penserebbero oggi, a propria strada, a propria scelta fosse quella giusta. Quella della realizzazione di s. L8217abbazia di Morimondo E8217 em questo paese che ha svolto a sua professione di Medico Condotto Realizzazione di s come uomini duri e invincibili per i primi, realizzazione di s in un8217ottica utilitaristica and of quite vivere per i secondi. Nonostante molte volte venga soffocato o spento, desiderio dei giovani di tutte le generazioni di essere felici, di realizzarsi. I giovani vogliono un ideale per cui gastar la vita. Nel 1915 imagens similares Esta imagem é de cortesia, mas a imagem não é compatível com a sua musica, mas pode haver de ver a imagem original. Per altri ragazzi ci si accontentava di un ideale, piccolo ma pur semper ideale, di una comoda e agiata esistenza nelle proprie citt o nei propri di campagna, insieme alle mogli e ai figli. I giovani che sono oggi devoti di san Riccardo si accorgono che in entrambe le posizioni c8217 qualcosa che manca, che impedisce di accostarsi all8217unico e vero grande ideale. Qualcosa che se frappone all8217autentico compimento della propria personalit. Anche Erminio voleva essere felice, realizzarsi. Sapeva benissimo che la guerra era um strage incuso, vem ebbe modo di definirla Benedetto XV. Il suo cuore desiderava la pace, la vera pace, che la pace di Dio ma che anche la pace tra gli uomini. No mezzo al conflito c8217era per bisogno proprio di questi uomini di pace, persone che pur in mezzo a inenarrabili orrori e sofferenze portassero il volto buono e misericordioso del Signore. Através da cura de feriados, facendo compagnia e rincuorando i commilitoni. Erminio comp tutto ci, senza timori e senza ostentazioni, with l8217eroismo semplice and pieno di fascino di chi al servizio di Cristo. Lo stesso eroismo lo avrebbe testimoniato in tanti altri fatti, molto meno appariscenti ma non meno dell8217aggettivo eroico. E nel riscontrar a questão sem fins lucrativos com o giovani e aceder a ele com curiosidade e stupore. Anche loro si sentono fatti per un grande ideale e por un eroismo che non sinonimo di glorificazione. Un eroismo che, pure non essendo facile, grazie all8217 esempio di san Riccardo, e apresenta alla portata di tutti. Erminio Filippo Pampuri, diciarato in un primo tempo rivedibile a causa della salute cagionevole, riconosciuto abile e arruolato nel 1917. C8217era bisogno di uomini, di carne da macello. Lesercito non andava troppo per il sottili nel giudicare le recluta adatte a partire per il fronte. Nell8217aprile del 1917 Todos os hotéis em San Vincenzo, Itália com descontos até 75% Em qualquer período, a missão é esterna condotta a Vittorio Veneto. Questo breve sponemento acuisce il dolore di Erminio per la guerra in at e ne rafforza le speranze e i desideri di pace. Come scrive agli zii il 7 maggio del 1917, rattristato dalla vista de alcunha tradote che ricornavano vuote dopo aver scaricato i soldado fronte. A sofferenza maggiore, vêm spiega semper nella stessa letra, dados dal pensador por morte avvenuta em battaglia, il 1 luglio 1916, del fratello Achille. L8217esperienza di dolore di Erminio reale e concreta. L8217esperia de chi ha gi perso un fratello e sa che presto la stessa sorte potrebbe toccar a si mesmo ai suoi amici. O dilagare da guerra não cancela a 8217um comemorações de Pampuri, não com ração de l8217ottica do fiero combattente. A visão da vida e da vida e da vida podem ser facilmente consideradas como uma rotina, e não são meritárias. Per Erminio non cos. A decoração de uma suíte em forma de coração de Cristo. Ancora nel 1918 il ricordo de Achille vivo in lui. Lo testimonia a corrispondenza com a sorella Maria Longina nell8217agosto do 1918, momento em cui Riccardo lontano dai luoghi degli scontri: Quante volte in zo a questa tranquillit serena penso al doloroso turbine che ha travolto il nostro caro Achille A sua immagine buona mi sta dinanzi O dol de ricordo dei suo buoni o consigli, o suo santo esempio, o mi di grande conforto. A partição direta ao conflito corrobora e sentimentos de ritmo do soldado de Trivolzio. Egli non smania dalla voglia di essere in prima linea. Preferencialmente reencontra a sua experiência e experimente os estudos de medicina curando e malati. Il fatto di essere in a posizione relative tranquilla to conforta e rafforza le sue preghiere per una solucion immediata e pacifica della Grande Guerra. Questo suo stato d8217animo descrição detalhada dale a palavra-chave com o nome Longina Maria: Dopo essere stato tre mesi a Milão, un po em caserma ed un po8217 em um Ospedale Militares de riserva, sono stato assegnato alla 86a Sezione di Sanit e mandato in zona Di guerra Palavras-chave para esta foro, com um pouco de emoção, um pouco de emoção, um pouco de emoção, um sorriso, um sorriso, um sorriso, um sorriso, um estilo de vida e um estilo de vida saudável. Ora da due settimane faccio servizio in um Ospedaletto da Campo in sala di medicazione. Quali scempio della povera carne umana, che ferite, che squarci, quante membra fracassate Speriamo che per la Divina Misericórdia questo flagelo abbia a terminare presto, molto presto. Erminio non ha dubbi. A distãncia dai luoghi di guerra quanto ao meglio si possa augurare. Lepisodio della ritirata di Caporetto (cui accenner in seguito), del carretto con i medicinali recuperato nonostante il fuoco nemico, non gli infunda istinti da guerriero impavido. Il suo eroismo semplice frutto di un servizio alla causa della pace e di Cristo, autentico signore della Pace. Uma carta com um sorriso Longina, uma mulher com um sorriso no estômago do giovane Uma mulher com um cabelo comprido e uma mulher com uma cara amarela. Risale all8217agosto do 1918, poço de mesia prima de finalização definitiva da guerra. Carissima sorella, io godo semper buona salute, ed ora mi trovo in una posizione cos comoda e lontana da ogni pericolo che, non potrei desiderare di meglio. Un paesetto tranquillo de una graziosissima valle dove tutto bello e dove ogni cosa, dai verdi e folti castagnio lungo i franchi dei monti, ai paesetti appesi agli erti pendii sotto la dolce protezione di bianche chiesette, alle ardite cime indorate dagli ultimi raggi del sole morente , Tutto ci parla della potenza infinita de Divin Creator, della sua infrnita bonta. Leggendo queste brevi considerazioni, qualque giovane valoroso potrebbe spingersi ad affermare che Riccardo não era poi cos coraggioso. I am giovani ammirano e hanno sempre ammirato, almeno a parole e nei propositi, gli uomini coraggiosi e temerari. Anche nei santi i giovani, apprezzano queste caratteristiche. San Francesco Classificação de viajantes do TripAdvisor: 4.0 de 5 estrelas Índice de popularidade do TripAdvisor # Le frasi della lettera di Pampuri sfumano l8217imagem de um superuomo. Erminio potrebbe allora apparire não vem de um santo, o quantomeno não vem de um santo da venerar con feste e celebrazioni. Eppure il santo non il superuomo. Se você já comprou este item? Ache no carrinho! Riccardo perch in fondo não era cos eccezionale, molti giovani potrebbero invece cominciare a riflettere sul fatto che la via alla santit possibile per tutti. Chi consapevole che una simile strada praticable, acquira un coraggio e un ardore insperato e inspiegabile. Il grande ideale per cui siamo fatti che ci viene incontro e completa le nostre manchevolezze e le nostre umane paure. Il coraggio di Erminio era diverso da quello che noi molto schematicamente riteniamo essere tale. Il coraggio gli tem uma dono de Dio e vem tutti i doni che si rispettano, colui che lo riceve non vuole certo metterlo nel dimenticatoio, facendo finta che il benefatore non esista. No momento da sua inscrição, não é permitida a publicação de um exemplar do mesmo. Di questo coraggio che arriva dall8217alto Erminio ne ha. Anzi, ne ha da vendere Il 24 ottobre 1917 sono in corso i combattimenti di Caporetto e l8217esercito italiano, guidado dal generale Cadorna, in procinto di subire una dura sconfitta. Em relação ao sexo e ao médico Erminio Filippo Pampuri é o protagonista de um episódio de fruto da medula de bronzes no alívio da vida e da promoção do grau de sergente. Per timore di essere accerchiato dalle truppe austriache, l8217esercito italiano riceve l8217ordine di ritirarsi. Gli ufficiali medici si uniscono all decina di migliaia di soldati che chaticamente indietreggiano and levano il campo, abbandonando tutti i medicinali e l8217attrezzatura sanitaria dell8217ospedale da campo. Pampuri, per impedire che del materiale tanto importante andasse perduto, carica tutto su un carretto trainato da una mucca. Per ventiquattr8217ore, sotto una pioggia torrenziale e em mezzo um campi impantanati, corre a perdida de um companheiro de raciocínio e um Latisana. Per i commilitoni ei superiori, che lo davano ormai por disperso, fu un8217autentica sorpresa ma anche una nuova occasione por stupirsi del temperamento di Erminio. Chi combatt con lui ne se conserva un ricordio che mette in risalto la grande carit cristiana, lo straordinario amore di chi vede nel giovane soldado malato o moreno il viso de Cristo: Ebbe semper grande carit verso i soldado infermi 8211 racconta un testimone 8211 e particolarmente verso I pi gravi. Era pronto a confortarli nei loro mali e specialmente nel far ricevere loro i santi sacramenti quando erano gravi. Si compiaceva di radunare i semplici soldati por longe loro un po8217 di morale e sua assennata parola era sempre tenaz em grande considerazione. Em guerra Erinio si accorge pi che mai della fecondit di un cristianismo incentrato sulle opere and the car il of the prossimo. A sua vocação de médico diventa pi chiara. Medicina ed esperienza cristiana não sono em contrasto per lui. L8217ammalato deve tratar-se de um documento que contém um documento com um teor e um material. Pampuri comincia a compreere che il medico non solo il medico del cuerpo ma anche dell8217anima. Donare conforto ai malati, condividere con gesti e libera la vita del fronte insieme. Agli altri soldati, sono occasioni per non dimenticare a parole de Ges: In verit vi dico: ogni volta che l8217avete fatto al pi piccolo dei miei frateli l8217avete fatto a me (Matteo 25,40). Stava in mezzo agli altri militari Riccardo por portare loro il volto amico di Cristo. Egli era tra di loro, ma non si adeguava alla loro mentalit e ai loro costumi (possiamo facilmente immaginare i loro discorsi). Venha ricorda Don Luigi Pergoni, companheiro d8217armi di Pampuri a Baggio, o ragazzo di Trivolzio é um molho de peixe que olha para cima e para cima de um Chiesa presenti sulle trincee. A vicinança de sacerdotisa e religiosi aiutava Erminio a capire l8217importante di avere in quei momenti cos tragici delle guide, persone che gli fossero amiche nell8217abbraccio de una compagnia cristiana. Noi stessi, nei frangenti pi delicado e drammatici della vita, cerchiamo questa compagnia ed proprio in questi frangenti che ne percepiamo maggiormente la bellezza e la gratuit. Il 4 novembre 1918 si concluir por l8217Italia il conflitto. Eu gosto de morcegos de campi di battaglia sono oltre 600.000. O Riccardo rendeu uma sopa com o sol e o suo de medicina, faculdade uma era de iscritto da bacia de 1915. Alcune licenciou a coroa da guerra com a avevana do diodo emissor de luz do diodo emissor de luz com o esmalte. La scelta di medicina avviene anche sull8217esempio dello zio Carlo. L8217impegno Perfil completo Tradução automática Tradução automática IMPORTANTE: Este é um dos mais "convencidos" clientes da região. Chi fu Erminio Pampuri durante gli anni dell8217Universit Capturado a pessoa no período 8211 pur travagliato dalla guerra 8211 dell8217Universit di particolare importanza. Nella formazione culturale e um de um giovane gli anni universitari sono decisivi. Em quegli anni che emergono com pi chiarezza le speranze e gli ideali di un giovane. Ci si accorge se la fede cristiana trasmessa dalla famiglia un paravento o qualcosa che rende pi affascinante la vita e gli studi. Negli stessi anni che il carattere de un ragazzo che sta ormai diventando uomo assumir connotati difficilmente modificabili. Dalle testimonianze di chi l8217ha conosciuto in Universit emerge un giovane che non separa la fede dalla vita, dalle opere e dalle amicizie. Emilio Risso parla di Riccardo come di un ragazzo di carattere dolce, ma sempre cordialmente rettilineo, fu severo ma sereno studente tra di noi, che pur non partecipando alle nostre inevitabili gazzarre goliardiche, sapeva stare allo scherzo concesso dai limiti dell8217onesto e del gioviale, con spirito e comprensione, sapeva ritirarsi intelligentemente e con umilt tranquilla nei momenti cruciali, e sapeva essere fedele anche nei casi contrari e dolorosi. Con grande semplicit sapeva anche incutere, specie in ci che riguardava gli studi, una superiorit mai millantata, mai imposta, ma sempre meritata. Terminati gli studi, sparpagliatosi ciascuno di noi per la propria via del mondo, il ricordo di Pampuri, anche per la sua fine immatura, non si affievoli mai, anzi rest circonfuso da una velatissima nube, che non lo nascose, ma lo difese . Non un ragazzo fuori dal mondo, portatore di una fede buia e tenebrosa. Lo conferma il dottor Carlo Ghislanzoni, compagno del Pampuri sia negli studi che in guerra, raccontando un episodio divertente che lo vide protagonista nel 1918: Stando al terzo corso col Battaglione Studenti Universitari, richiamati dal fronte a Pavia, un giorno mentre andavamo a lezione sul tram che porta all8217Orto Botanico, essendosi allontanato un momento il tranviere, Erminio allegramente si mise al posto del conducente e guid la vettura per un certo tratto di strada. L8217episodio dest una certa ilarit in tutti. Fosse stato un universitario grigio e incolore, solo con il capo chino su polverosi libri di studio o di preghiera, ai giovani di oggi Erminio non interesserebbe. Se il cuore dei ragazzi e delle ragazze desidera la felicit, come ripiegare e prendere a modello una religione di precetti moralistici e di santi dall8217aspetto cupo Pampuri non corrisponde a questo identikit tanto abusato da certi pseudo-conoscitori contemporanei della vita dei santi. Per Pampuri il cristianesimo letizia, pienezza di vita. Erminio sa stare allo scherzo, ma vede anche che la gioia di uno scherzo effimera, mentre la gioia della fede in Cristo l8217unica che appaga la sete di felicit del suo cuore. Il dottor Remo Porta concorda con le altre testimonianze e si ricorda di Riccardo come di uno studente che eccelse grandiosamente tra noi suoi amici per bont, umilt, rettitudine di vita, mitezza di carattere, serenit di spirito. Ma fu nel suo modo di sentire e professare le pratiche religiose e nel partecipare alla vita cattolica che da lui emanavano sentimenti di soavit e dolcezza, che quanti gli furono amici sentivano trasfondersi nella propria persona quale guida arcana e misteriosa all8217elevazione dei propri pensieri e delle proprie azioni. Il cristianesimo non separabile dalla vita. Riccardo lo sa bene. Un grande ideale o in grado di dare senso e plasmare tutte le facce dell8217esistenza, di abbracciare tutto, oppure non un grande ideale, qualcosa per cui spendere la vita. Erminio colpisce i giovani e i meno giovani di oggi perch il suo ideale afferra e abbraccia tutta la vita la famiglia, lo studio, come in seguito la professione medica e la vita religiosa. I ragazzi di oggi sperano e desiderano di incontrare qualcosa che renda pi bello e affascinate ogni aspetto della vita, dagli esami universitari al rapporto con il fidanzato o la fidanzata. Durante gli anni di Universit traspare con evidenza la figura di un Erminio Pampuri che vive la sua fede con gioia in ogni contesto e situazione. Non perde occasione per testimoniarla, senza mai scadere in un bigottismo vuoto e formale. I fatti che lo documentano sono molteplici. Quando a Pavia, nel corso del 1918, scoppiano dei tumulti e due studenti cadono a terra gravemente feriti, Pampuri non esita ad accostarsi a loro per soccorrerli e dar loro un8217ultima benedizione. Non voleva farli morire senza che intravedessero la piet di Cristo, sempre pronto a chinarsi con amore su ogni creatura sofferente. Nonostante il clima di tensione e l8217astio ancora forte nei confronti dei cattolici, lo studente di medicina pu portare a termine il suo gesto di misericordia cristiana senza che si odano nel cielo nuovi colpi di fucile. Gli altri universitari, pur non professando le idee e la religione di Erminio, lo guardarono sempre con stima e rispetto, stupiti dal modo di comportarsi di quel gracile studentello. Erminio non si limitava a dare esami e a riempire il suo libretto di ottimi voti. Nei sei anni accademici diede regolarmente gli esami. Anche nel periodo funestato dalla guerra Riccardo riusc a sfruttare al massimo le licenze ottenute, completando sempre brillantemente e con regolarit gli esami del piano di studi di medicina. Certamente era soddisfatto di conseguire buoni risultati. Non c8217 nessuno studente che sia triste dopo un trenta e lode e non c8217 nessuno studente che non si metta a studiare, almeno qualche volta, con il desiderio di portare a casa il punteggio massimo. Le belle votazioni piacevano a Riccardo, ma non capit mai che le utilizzasse per celebrare con vanit e orgoglio le proprie qualit. La felicit per un trenta o un trenta e lode era occasione per rendere grazie al Signore della possibilit di studiare concessagli 8211 erano pochissimi coloro che allora si iscrivevano all8217Universit 8211 e del dono dell8217intelligenza che gli era stato fatto. Un dono, naturalmente, da mettere al servizio di Dio o e degli uomini. Nell8217andare a lezione o nel riprendere a casa gli appunti del professre, Riccardo non si dimenticava mai della sua fede cristiana. Cosa per nulla facile all8217epoca. Infatti, l8217Universit italiana di inizio Novecento, cos come tante altre istituzioni dello Stato italiano, era dominata da un8217impostazione culturale laicista e massonica. La maggior parte dei docenti era supinamente schierata su tali posizioni. Tutto ci era ancor pi vero per le facolt scientifiche, medicina inclusa, abbondantemente imbevute del clima positivista dell8217epoca. Dio non aveva nulla a che vedere con la scienza e il malato poteva essere tutt8217al pi un insieme di organi e di cellule, non certo un uomo da curare con amore e dignit (sull8217esempio di quanto faceva Cristo con storpi e lebbrosi). Gli studenti cattolici non erano un8217esigua minoranza. La nazione Italia, nonostante l8217ambiente politico dell8217epoca volesse dimostrare il contrario, era pur sempre a maggioranza cattolica. Con la fine del non expedit, il Patto Gentiloni e la nascita del Partito Popolare di Sturzo nel 1919, i cattolici riacquistarono visibilit nel paese. Il potere, tuttavia, restava sempre nelle mani di coloro che avversavano il Papa e i suoi fedeli. Non dovette essere facile per Riccardo crescere in un ambiente universitario cos uniformato e cos profondamente ostile all8217educazione cristiana che aveva ricevuto dallo zio medico Carlo. Se la maggioranza degli universitari cristiani subiva passivamente una simile impostazione, Erminio non scese mai a compromessi. La fede ricevuta era cos salda, cos concreta e legata all8217esperienza, che Erminio non sub mai in modo acritico ci che gli veniva impartito come dogma della scienza. Quante volte, durante le lezioni a cui assistiamo, ascoltiamo, impassibili, affermazioni che stridono con la nostra esperienza Spesso non ce ne accorgiamo neppure. Spesso capita che non abbiamo il coraggio di intervenire, nonostante ci che appena stato detto si scontri con la nostra fede ma soprattutto con la nostra ragione. In molti casi sembra che temiamo il giudizio accusatorio di un professore e di compagni che ci riterrebbero antiquati e oscurantisti. Erminio non aveva questi timori. D8217altronde non ne aveva mai avuti nemmeno quando era alle scuole superiori. Il dottor Giulio Meda, suo compagno di corso a Pavia, dice di non aver trovato in lui alcun complesso e ricorda che professava le sue idee senza timidezza e senza alcuna ostentazione. Anche noi, in verit, non vorremmo avere paura e vorremmo essere criticamente partecipi alle lezioni e agli esami che sosteniamo. Tutto ci renderebbe indubbiamente pi bello e stimolante il nostro studio e arricchirebbe il rapporto con quei professori e quei compagni di corso pi aperti e disponibili al dialogo. Quando Ermimo trovava in un manuale qualcosa che non condivideva, lo annotava. Il nipote Alessandro, figlio del fratello Ferdinando e anch 8216egli medico, ebbe modo di studiare sui libri dello zio. Oltre alle sottolineature delle parti pi interessanti, egli rinvenne numerose postille e osservazioni morali su quei paragrafi che non erano conformi alla morale insegnata dalla Chiesa cattolica. Sul trattato di ostetricia da lui studiato, alla pagina 735, egli formul delle osservazioni su questioni che erano in relazione con la morale. A proposito dell8217aborto terapeutico, suggerito dall8217autore per le gestanti tubercolotiche, egli postilla: Meglio attendere sempre il parto spontaneo, poich non moralmente lecito sopprimere il nascituro nell8217interesse della madre, del resto oramai gi tanto compromessa . Nello stesso trattato, qualche pagina pi avanti, il curatore scrive: 8220chi metodicamente ricorre alla terapia nelle eclamptiche non pu essere pertanto rivolto alcun rimprovero. Leclampsia una malattia che provoca violente contrazioni muscolari epilettiche, con fortissimi mal di testa e perdita di coscienza. Lo studente Pampuri, non accettando una simile morale, sottolinea l8217avverbio metodicamente e conclude la frase con due grandi punti interrogativi. La vita di Erminio Pampuri universitario non si limitava alle antiche aule dell8217ateneo pavese, n tantomeno alla fredda stanza della signora pavese che lo ospit durante gli anni di medicina. Cos fredda che il povero Erminio doveva studiare indossando i guanti e il mantello. Non si possono vivere gli anni di Universit come anni di studio forsennato, quasi che la nostra vita si esaurisca nel preparare esami e seguire corsi. Un8217esistenza cos a Riccardo non interessava. Non credo interessi nemmeno al nostro cuore di giovani. l8217Universit, proprio per la sua dimensione di universitas, di universalit, dovrebbe spalancare i nostri orizzonti e farci appassionare ad ogni aspetto della vita. Troppe volte, invece, nel tentativo di soddisfare le ambizioni di qualche parente o ritenendo che la clausura sia il viatico ad un8217ottima laurea, ci rinchiudiamo in noi stessi e nel nostro studio. Si finisce cos per stancarsi presto dello studio e della vita, ripiegando su un8217esistenza piatta e monotona. Come la fede cattolica apriva e affascinava Riccardo allo studio, cos lo indirizzava con stupore ad altre attivit. Non si trattava di diversivi, ma del naturale compimento del suo desiderio di pienezza di vita. Come aveva testimoniato Cristo in guerra e alle scuole elementari e superiori, cos voleva fare opera missionaria tra gli studenti anche al di fuori dell8217Universit di Pavia. Non era attivismo senza senso, soltanto per riempire dei momenti di tempo libero. Era la gioia di annunciare con semplicit e in ogni luogo, specialmente nel tempo libero (che il tempo in cui si capisce meglio ci a cui teniamo), il grande ideale che costituisce il nostro cuore. Pampuri partecipa assiduamente alle iniziative del circolo universitario cattolico Severino Boezio, fondato a Pavia nel 1898 dal vescovo Riboldi in onore del filosofo e consigliere dell8217imperatore Teodorico, sepolto proprio nella chiesa pavese di San Pietro in Ciel d8217Oro. L8217obiettivo del Circolo era quello di formare ad una cultura cristiana gli studenti dell8217Universit di Pavia, altrimenti esposti alla sola propaganda massonica o all8217influenza di una goliardia troppo spesso di cattivo gusto. Con la sua simpatia e il suo esempio Erminio attir al circolo molti ragazzi. La stima e l8217affetto nei suoi riguardi crescevano di giorno in giorno, grazie soprattutto al suo modo di porsi semplice e umile. Anche gli studenti non cattolici lo rispettavano e si astenevano dall8217irriderlo per le sue convinzioni. Egli non voleva dimostrarsi superiore a nessuno ma desiderava donarsi al prossimo e arricchirsi di ci che c8217era di bello e di buono in ogni persona che il Signore gli faceva incontrare. Condusse cos tanti studenti universitari al Severino Boezio che monsignor Ballerini, allora vescovo di Pavia, afferm che all8217Universit quel bravo giovane nulla ha rimesso della sua fede e della sua purezza. Il circolo universitario 8220Severino Boezio8221 va glorioso del carissimo dottor Pampuri, perch vi port pi soci lui con il suo esempio e con l8217intemerata sua vita che non tutte le altre conferenze e gli altri mezzi di propaganda, non arrosssco al dirlo, compreso il mio interessamento personale. Insieme all8217impegno culturale Erminio non trascura le opere di carit. E negli anni di Universit, con la par tecipazione alle attivit della conferenza pavese della San Vincenzo de8217 Paoli, che si approfondisce in lui quella speciale predilezione per i poveri che manterr poi in tutta la sua vita di medico e di frate. La fede di Erminio non mai staccata dalla vita. Abbiamo notato il suo modo di studiare critico e intelligente, il suo amore cristiano per i compagni di corso, anche per coloro che non conosceva direttamente, come furono i due studenti assassinati negli scontri di piazza. Abbiamo osservato il suo impegno in iniziative culturali e caritative. Sono tutti episodi che ci avvicinano con interesse a san Riccardo, che ci testimoniano che una vita cos affascinante e piena. Ne rimaniamo colpiti e vorremmo imitarlo. Altre caratteristiche della sua giovent potrebbero, al contrario, farcelo apparire pi lontano. Il Riccardo liceale ed universitario era assiduo nella preghiera e nei sacramenti, specialmente nella confessione non una volta al mese, come probabilmente fanno i pi assidui tra i giovani cattolici contemporanei, ma pi di una volta alla settimana. San Riccardo, potrebbe pensare qualcuno, comincia allora a non rappresentare pi nulla per noi. E la santit torna a non interessarci, come se fosse una questione di ore dedicate alla meditazione e alla recita di salmi e litanie. Siamo troppo abituati ad una fede incentrata solo sulle opere e su una lunga serie di iniziative che riteniamo cristiane, tanto da ricadere spesso in uno sterile attivismo dannoso alla nostra salute. La partecipazione ai sacramenti e la preghiera passano in secondo piano, come fosse una desuetudine o qualcosa che poco si adatta alla fede di chi vive in un mondo in continua e frenetica evoluzione. Non c pi tempo per confessarsi, per andare a messa e la preghiera si esaurisce in pochi e concitati istanti. Oppure, anche nelle rare volte in cui si prega per parecchi minuti, predomina l8217obbligo morale, senza che si avverta una profonda necessit di rivolgersi a Dio. San Giacomo ripeteva che la fede senza le opere poca cosa. Allo stesso modo aggiungeva che sono poca cosa anche le opere senza la fede. Abbazia di Morimondo 8211 La bellissima facciata dell8217Abbazia di Morimondo con l8217ampio portale, il rosone, le bifore e gli archetti. Dopo la visita ai pazienti, il Dr. Pampuri in questa chiesa si fermava a pregare. ( Fotografo: Matteo Ferrari ) Ha testimoniato il Prof. Cecchini, suo compagno universitario: 8220 E8217 inutile non poteva essere un dottore. Fin dall8217Universit faceva cos8230 ad un certo momento scompariva e lo si ricercava in chiesa. Non poteva fare il dottore 8220 Le iniziative e le opere del giovane Erminio nascevano dalla preghiera e dalle ore trascorse in ginocchio ai piedi del Crocifisso. La chiesa di Erminio non era una gabbia, una protezione da una realt esterna in cui non c8217era bisogno di Cristo. Erminio pregava perch il Signore gli desse la forza di affrontare la vita. Uscito da una chiesa era pronto ad affrontare il mondo e lo studio con la contentezza di chi ha incontrato Cristo e sa che un simile avvenimento dona nuova bellezza ad ogni iniziativa e cambia il cuore di tutti gli uomini. Cos lo ricorda monsignor Cerri, che fu padre spirituale del Collegio Sant8217Agostino tra il 1909 e il 1914: Quasi tutte le sere, terminato lo studio, 8230, prima di recarsi al riposo, lo vedevo comparire nella mia camera per riconciliarsi. Sentivo i suoi passi nel corridoio, che mi annunciavano il suo arrivo e non sembrava mai importuna quella visita a tarda ora . Non si trattava di routine, di un insulso bigottismo tramandatogli dagli zii. La consapevolezza di ci che si accingeva a compiere era sempre chiara. Lo stesso prete conferma che Labitudine non gli faceva dimenticare che si accostava a un Sacramento. E, inginocchiato davanti a me, non mi pareva un penitente, ma un piccolo santo che pregava quando, colle sue mani giunte, guardava con i suoi occhi sereni e belli il Crocifisso che gli stava innanzi. La messa aveva per lui la stessa importanza ed era vissuta con il medesimo trasporto: Tutte le mattine si accostava alla mensa eucaristica e gli antichi compagni e i superiori possono attestare con quale fervore riceveva la Santa Comunione. Mai il suo sguardo, neppure per un istante, vagava, ma fisso sempre al Santo Tabernacolo e, quando Ges era nel suo petto, tornato dalla balaustra al suo posto nella cappella, piegava il suo volto e lo nascondeva fra le mani e diceva ineffabili cose al suo Ges. Nessuno dei compagni vicini lo disturbava: un senso di rispetto li tratteneva. Nessuno osava distrarlo dal suo profondo raccoglimento: spesso alcuni lo guardavano stupiti e con ammirazione . L8217importanza della partecipazione ai sacramenti crebbe negli anni di Universit. Tutte le mattine, dopo le lezioni, era solito accostarsi all8217Eucaristia nella chiesa dei frati di Santa Maria di Canepanova. La sorpresa dei compagni d8217Universit nel vederlo tanto raccolto in preghiera era pari a quella degli amici di liceo che lo guardavano con stupore e con ammirazione. Un ragazzo che osserva rigidamente dei precetti non pu far nascere stupore e ammirazione. Erminio stupiva gli amici perch la sua fede era viva, perch quelle preghiere e quelle meditazioni gli davano slancio nell8217affrontare il resto della giornata, senza chiudersi in s, ma aprendosi agli altri con l8217abituale lieto sorriso. La fine dell8217Universit si avvicina. Nel 1920, dopo quasi tre anni di servizio, Erminio riceve il congedo definitivo dall8217esercito e pu prepararsi agli ultimi esami di medicina. il desiderio di concludere gli studi e poter finalmente dedicarsi alla professione medica forte. A Erminio non mancava certo la voglia di studiare e di continuare a leggere manuali e trattati di medicina. Tuttavia, non si pu rimanere studenti a vita e di questo il Pampuri era pienamente consapevole. Anche noi, dopo tanti anni di studio, non vediamo l8217ora di trovare un lavoro che ci soddisfi e ci appaghi. Per Erminio Filippo era giunto il momento di mettere in pratica ci che aveva appreso dai testi universitari. Con il lavoro di medico avrebbe realizzato il compito che il Signore gli aveva affidato. Con la sua professione avrebbe reso pi significativamente memoria a Cristo, vero Dio ma anche vero uomo. Vero uomo fino al punto da aver vissuto pienamente l8217esperienza del lavoro, affiancando fino ai trent8217anni il padre Giuseppe nella bottega di falegname di Nazareth. Facendo il medico Riccardo poteva rendere finalmente testimonianza anche alla missione guaritrice di Cristo. Cristo come guaritore dei corpi 8211 basta pensare ai ciechi, agli storpi e ai lebbrosi 8211 ma anche delle anime. Nelle lettere sempre intense e toccanti scritte alla sorella Longina, Riccardo esprime tutta la sua volont e la sua speranza di iniziare presto a lavorare. Non ambiva a ottenere gloria e lauti guadagni Riccardo voleva cominciare la professione medica per servire con pi dedizione Dio. Per questo scopo e per questo delicato passaggio chiedeva la protezione e le preghiere della sorella: E tu o carissima sorella, che con tanto affetto mi ricordi in questo anno che dovrebbe essere l8217ultimo dei miei studi ed il primo della mia vita professionale, prega molto, affinch io possa attingere tanta forza dalla nostra Fede, cos bella e cos santa, da poter finalmente uscire da una vita di steriIi desideri e di vane aspirazioni, per cominciarne una nuova veramen te feconda di opere che, rendendo a Dio la dovuta lode e ringraziamento, abbia a farmi pi lieto e felice nella pace serena della Sua santa amicizia. Lo studente di medicina Erminio Filippo Pampuri si laurea il 6 luglio del 1921, con una tesi sulla Determinazione della pressione arteriosa con un nuovo sfigmomanometro. La votazione di 110 su 110. Ancorch Riccardo fosse un ragazzo umile, che non amava mettere in mostra le proprie qualit, accett di buon grado il consiglio del superiore di Canepanova, il quale gli aveva suggerito di organizzare una bella festa per la sua laurea. Era l8217occasione per ringraziare Dio del traguardo conseguito e gli zii dei sacrifici sostenuti. La festa diventa il momento per rivolgere i pi sentiti complimenti al giovane, cos come per indicargli i contenuti della missione che lo attende. Paolo Sevesi, superiore dei francescani di Canepanova, si rivolge a Erminio e agli ospiti con le seguenti parole: Quale missione seguir il novello dottore Lui deve sentirla gi nel suo spirito. Lui conosce quale alta missione riservata al medico cattolico, che pure lui ha una missione sacerdotale da compiere nella visione di Christus medicus. Sar questa soltanto la missione di Erminio Io mi auguro l8217una e l8217altra secondo quella che Iddio vorr e a lui ispirer . Riccardo avrebbe compiuto entrambe le missioni con entusiasmo e sincero spirito di servizio. Sul fatto che sarebbe diventato un ottimo medico ci giurava anche qualche professore universitario. Nonostante l8217ambiente dell8217Ateneo fosse profondamente anti-cattolico, alcuni docenti ci forniscono un lusinghiero giudizio del neo laureato. Come accadde ai compagni di corso, allo stesso modo anche i maestri rimasero stupiti dalla diligenza e dalla bont d8217animo del giovane Pampuri. Assicuravano che ci si sarebbe trovati di fronte ad un ottimo medico, dalla elevata competenza professionale e dotato di grande umanit. Il professore Morelli, suo docente durante l8217internato all8217Istituto di Patologia medica, lo ricorda cos: Gi ovane studioso, diligentissimo, appassionato dello studio dell8217ammalato ma anche a tutti i mezzi di ricerca di laboratorio che occorrono per un8217esatta valutazione dell8217ammalato. I pieni voti assoluti riportati all8217esame di laurea confermano il valore medico del Pampuri. Credo di poter asserire che sar un ottimo medico . Morelli fu lungimirante. Riccardo desiderava essere un ottimo medico, ma pi di ogni cosa voleva vivere questa nuova fase della sua vita con la felicit di cui aveva parlato a suor Longina. Senza la gioia che Dio infonde, ogni mestiere diventa presto monotono. Si attende solo la fine della giornata e il 27 del mese per versare lo stipendio in banca. A Ermimo questo non bastava. Anche il nostro cuore ci suggerisce che un tal genere di vita non poi cos soddisfacente. Accontentarsi dell8217utile professione svilisce presto il grande ideale per cui siamo fatti. Conseguita la laurea, per Erminio l8217inizio della professione medica inevitabile. Ci che il Signore gli chiede di mettere a frutto gli anni trascorsi studiando. La vocazione pi propriamente religiosa, che era gi emersa da piccolo e che si era ripresentata quando aveva 15 anni, per ora accantonata (anche la sorella Longina lo aveva sconsigliato per la salute). La vocazione pi generale della vita degli uomini, siano essi laici o religiosi, indossino il saio o il camice bianco, pur sempre quella di fare la volont di Dio. Su questo Erminio non nutriva dubbi. Era certo che Cristo volesse il suo bene, ancorch in certi momenti continuasse a a sentirsi pi adatto alla strada sacerdotale che non a quella medica. Gianni Mereghetti, nella sua Lettera a san Riccardo, cos ci descrive la completa fiducia di Riccardo nel disegrio di Dio, specialmente in quei momenti in cui doveva compiere scelte decisive: La tua certezza in Cristo, nel suo amore al prossimo, riposava totalmente in Lui, non in te e questo ti liberava nell8217affronto delle circostanze della vita: l dove tu stavi Lui era con te e segnava i tuoi passi8230 e pi lasciavi che li segnasse pi eri realmente te stesso, santo. Vivere cos era per te la felicit, perch Lui, solo Lui, sa rispondere in modo pieno e soddisfacente al bisogno del cuore umano ed perci gesto umano ahbandonarsi a Cristo perch in Lui sta la felicit, la realizzazione di quanto si possa umanamente desiderare . La medicina non era un ripiego: era la strada per il compimento della sua esigenza di felicit. In quel momento la sua felicit consisteva proprio nell8217adempiere al disegno di Dio su di lui come medico condotto. Erminio sapeva che attraverso quell8217impiego avrebbe potuto realizzarsi, rendere gloria al Signore e avvicinare ancora di pi la sua anima e le anime dei suoi ammalati a Dio. Riccardo pensava sempre e solo a Dio, ma ci pensava con la testa saldamente attaccata ai compiti che la vita terrena di studente e poi di medico gli chiedeva di svolgere. Ecco come alcuni anni pi avanti Riccardo spiega alla sorella che cosa significhi pensare sempre e solo al Signore. Non delegare la propria vita ad un altro senza assumersi responsabilit. E, invece, la certezza che affidandosi a Lui, al tralcio, la sua esistenza sarebbe stata pi intensa e vitale. Pensare sempre e solo al Signore lasciando che Egli pensi a noi, ecco il grande insegnamento che ci danno i Santi di tutti i secoli8230 il grande e semplice insegnamento che essi hanno tratto dal Santo Vangelo: che cosa occorre al tralcio per vivere con abbondanza di frutti Nullaltro che rimanere vitalmente unito alla vite, alla sorgente della vita e dei frutti. Ma purtroppo quante volte non ci ricordiamo di questa verit fondamentale preferendo alla vera prudenza dei figli della luce quella falsa dei figli delle tenebre: vogliamo salvare ad ogni costo la nostra vita rinnegando per essa il Signore che ne lunica fonte, la perdiamo: vogliamo salvare e difendere il nostro onore e lo perdiamo: la perenne attuazione della promessa di Ges: Chi vorr salvare la propria vita (per s) la perde e chi vorra perderla (per amor di Dio) la salver. Chi si innalza sara umiliato, e chi si umilia sar esaltato. Diventare medico non cancella i desideri del cuore di Ermimo. Il fatto di non intraprendere subito la strada religiosa non vissuto come impedimento a una vita bella e feconda di opere per Cristo. Tutt8217altro. In un certo senso, tuttavia, Erminio Pampuri stava gia rispondendo alla sua vocazione religiosa. Nel marzo del 1921, pochi mesi prima della sua laurea, Erminio diventa Terziario francescano, con il nome di frate Antonio. Era quella l8217unica modalit per partecipare alla vita di un grande ordine religioso mantenendosi nello stato laicale. La vita da medico ha inizio con un periodo di tirocinio dallo zio Carlo, terminato il quale Erminio riceve una supplenza nella condotta di Vernate, altro borgo di agricoltori della bassa milanese. Il giovane laureato vince anche il successivo concorso per l8217affidamento della condotta, ma un altro medico, raccomandato dal Podest di Veinate, gli soffia il posto. A Erminio cos assegnata la condotta di Morimondo, paese in cui sorge l8217antica e famosa abbazia dei monaci cistercensi. Il territorio della condotta era abbastanza vasto, disseminato di cascinali e di case abitate in prevalenza da contadini poveri. Da una cascina all8217altra della sua condotta vi erano anche 10 chilometri, su strade non certo in buono stato e spesso impraticabili per il fango. Non si trattava certo di una condizione favorevole per il dottorino, il cui gracile fisico era sempre minato dai segni della pleurite contratta nella Grande Guerra. La casa di Morimondo, nella quale va ad abitare con la sorella Rita, era situata proprio in uno dei cortili adiacenti alla grande abbazia. All8217epoca, in ogni paese i personaggi pi conosciuti e influenti erano il Podest, il parroco e il medico. Posizione ideale, quella di Erminio, per sfruttare tutto a proprio vantaggio, per acquistare una piccola dose di fama e celebrit, come avevano spesso fatto i dottori che lo avevano preceduto. La gente intu sin dall8217inizio che Pampuri era diverso dagli altri medici. Innanzitutto andava quotidianamente in chiesa, particolare non trascurabile se si considera che molti dei medici di allora erano atei e anticlericali. In secondo luogo, si accorsero presto che Pampuri non viveva la sua fede solo all8217interno delle navate della grande chiesa di Morimondo. il suo essere cristiano permeava tutta la sua vita, dalle corse al capezzale dei malati all8217attenzione affettuosa per i giovani dell8217Azione Cattolica. Erminio Pampuri rimase a Morimondo per sei anni, fino alla primavera del 1927. In tutti questi anni gli abitanti del posto, dai ragazzi agli uomini pi anziani, ebbero modo di affezionarsi al dottorino. Erminio era una persona semplice, che parlava il dialetto e sapeva farsi capire bene. Finalmente, pensarono i suoi contadini, uno di noi, uno che vive nel popolo e sta in mezzo al popolo, che vive la sua professione come missione e non come come occasione per fare solo soldi La giornata lavorativa di Pampuri era scandita da ritmi e abitudini regolari. il nipote Alessandro, figlio di Ferdinando e spesso ospite dello zio durante i mesi estivi, la ricorda con precisione. La sveglia avveniva intorno alle sette, alle sei e mezza durante l8217estate. Subito dopo Erminio si recava alla Santa Messa e alle 9 cominciava il giro dei malati della condotta (con il calesse d8217inverno e con la bicicletta d8217estate). Le visite si concludevano alle ore 12 e il pranzo, preparato dalla sorella Margherita, era consumato tra le 12.30 e le 13. Prima di un breve riposo pomeridiano leggeva l8217Osservatore Romano. Verso met pomeriggio riprendeva il giro per i casolari di Morimondo e tornava per la cena alle ore 19. Quando li ospitava durante la stagione estiva, dopo aver mangiato era solito giocare a dama o tiramulino con i nipoti Alessandro e Giovanni. Insieme a loro e alla sorella si metteva subito dopo a recitare il rosano. Prima di coricarsi dedicava un8217ora all8217aggiornamento professionale e allo studio. A volte, quando partecipava alle riunioni dell8217Azione cattolica locale e alle prove della banda musicale, la sua giornata si concludeva tra le 22 e le 23. Vita noiosa e monotona A prima vista, soprattutto a noi giovani tanto abituati a voler provare in continuazione nuove esperienze, potrebbe sembrare cos. Invece, la vita del medico di Morimondo era tutt 8216altro che noiosa e monotona. Non c8217era la banalit del quotidiano, perch Riccardo chiedeva sempre al Signore di fare ogni piccola cosa con grande amore. Se siamo sinceri con il nostro cuore, le cose fatte con amore sono sempre piene di gusto, di un fascino nuovo e inatteso. In fondo, quando siamo innamorati di una ragazza, ogni piccola azione, per quanto banale o inutile, acquista una bellezza sorprendente. Allo stesso modo, quando ci accorgiamo che il nostro studio o il nostro lavoro, cos apparentemente meccanici e schematici, hanno un8217utilit pi grande, ci stupiamo e per un attimo torniamo al nostro impegno con una gioia rinnovata. Come vorremmo anche noi giovani avere lo stupore di alcuni ragazzi portatori di handicap che lavorano in un8217impresa del varesotto Ti lasciano di stucco quando ti dicono che le viti che pedissequamente infilano sono indispensabili al funzionamento di quel frigorifero in cui tenuta in fresco la Coca Cola che a loro piace tanto E come vorremmo anche noi giovani essere come il santo di Trivolzio, capaci di amare la ripetitivit delle nostre professioni o delle pagine dei nostri interminabili manuali universitari. Gli abitanti e il parroco di Morimondo si accorsero subito che il giovane dottorino era innamorato della vita, del suo mestiere e soprattutto di Cristo. I malati non erano oggetti, clienti da visitare con assoluta freddezza e distacco. I pazienti di Erminio erano innanzitutto persone, con le loro angosce, con le preoccupazioni di chi povero e a stento riesce a pagare il conto del fornaio. Nel suo lavoro era di una solerzia ammirevole. Non si risparmiava in nessun modo, nonostante i postumi della pleurite accentuassero la sua fragilit. Andava in qualsiasi cascinale, a qualsiasi ora, anche solo per togliere un dente. Pensare al Signore e servirlo, significava innanzitutto per Erminio cercare il volto di Ges nei suoi malati. Prega scriveva nella lettera del 5 settembre 1923 a suor Longina affinch la superbia, legoismo o qualsiasi altra mala passione non abbiano a impedirmi di vedere sempre Ges nei miei ammalati, Lui curare, Lui confortare, Ges sofferente per l8217espiazione delle mie colpe per il suo amore infinito per me. Percorrendo la strada statale tra Vigevano e Milano, con una deviazione di pochi chilometri, arriviamo all8217Abbazia di Morimondo, edificata dai monaci seguaci di S. Bernardo, appartenenti all8217ordine dei cistercensi, nel XII secolo. La sua costruzione attravers vicissitudini non indifferenti: controversa, sospesa, ed infine saccheggiata, in pratica dur pi di cento anni. Il risultato finale nonostante tutto fu comunque ammirevole: lo stile gotico-borgognone dell8217Abbazia di Morimondo uno dei migliori esempi di architettura cistercense. Fotografo: Matteo Ferrari Ai contadini pi indigenti era lui stesso a pagare i medicinali. A volte provvedeva egli stesso, direttamente o tramite amici, a saldare a qualcuno il conto dal panettiere. La signora Gina di Torrino, 84 anni ben portati e una memoria ancora molto lucida (mentre le parlo mi mostra sul mento le cicatrici dei punti applicatile dal dottorino), ricorda con gioia che quando entrava in casa per curare qualche familiare lasciava spesso i soldi per le medicine sotto il cuscino o sotto un vaso. I suoi malati gli erano riconoscenti per l8217attenzione che rivolgeva loro. Una donna di Morimondo cos lo descriveva: Come il dottor Pampuri non ce ne sono, non se ne trovano: bravi s, zelanti, anche s8230 Ma lui aveva qualche cosa che non si pu dire e poi avesse visto come accorreva alla nostra chiamata, magari in bicicletta, se appena poteva, ma spesso anche a piedi, e di corsa e come ci visitava, come ci interrogava, ma poi ecco, nessuno pu dire in che modo ci seguiva, come ci curava, come ci assisteva. Non ci abbandonava mai: vede Aveva sempre una parola che ci colpiva, vede Che parola fosse non lo sappiamo pi, non la ricordiamo pi ma neppure forse si capiva bene quale fosse quella parola, nemmeno allora la si afferrava bene, ma, vede. Non era la parola in se stessa che ci colpiva, era il tono della parola, il calore della parola vede Pareva che quando lui parlava entrasse nel nostro fisico come una punta di qualche cosa che scottava, ma che non ci faceva male, anzi, ci faceva un bene, del tutto particolare8230. Abbazia di Morimondo 8211 Fotografo: Matteo Ferrari I verdi campi intorno all8217abbazia. Dal 1134 a1 1182 il patrimonio terriero della comunit super i duemila ettari. Le paludi della valle vennero bonificate e i campi coltivati con il metodo delle marcite, che fu inventato proprio dai monaci cistercensi. E8217 tra quste campagne che si diffuso nell8217aria il profumo della santit del medico condotto. Q uest8217altro caso ancor pin significativo dell8217affetto che la sua gente provava per lui. Un8217anziana signora, a cui il Pampuri aveva prescritto un particolare shampoo per curare un gonfiore comparso sulla testa, volle ricompensarlo con due cavoli. Era il massimo che poteva offrirgli, ma era soprattutto un segno di gratitudine per colui che quotidianamente si era recato alla sua casa per effettuare quei lavaggi che i suoi parenti si astenevano dal praticarle. Non spiccava solo per umanit. Pampuri era anche molto competente e non perdeva occasione per studiare i nuovi ritrovati della medicina. Per la sua grande preparazione scientifica e per il suo originale modo di seguire i pazienti, capit spesso che suscitasse le antipatie dei colleghi. Ci che non gli perdonavano era la sua totale dedizione agli ammalati e al Signore. Sembrava loro che volesse quasi sostituirsi al Padreterno. Accadde un giorno che il medico condotto di Besate si rec in visita a Morimondo. Chiese dove fosse il dottor Pampuri e si sent rispondere che era fuori per il giro dei malati. Egli, rivolgendosi alla sorella Margherita, le disse: Sono venuto per conoscerlo e per dirgli che noi medici non siamo Padri Eterni chi deve nascere nasce, chi deve morire muore. Non se la stia quindi a prendere tanto nel visitare i malati. Se ascoltiamo tutti i malati, crepiamo noi. Margherita rifer tutto ci ad Erminio. Le sue labbra si aprirono in un sorriso bonario ed esclam: Quello l mezzo matto. Nulla distoglieva Erminio dallo svolgere con amore totale il suo mestiere. Non ci riusc il medico di Besate. Non ebbe miglior sorte neanche lo zio Carlo. Pi volte lo consigli di far venire in ambulatorio i malati che erano in grado di camminare. Ma egli, non volendo far perdere una preziosa mezza giornata di lavoro ad un povero contadino, preferiva andare di persona nei cascinali dei suoi malati. D8217altronde il suo lavoro gli piaceva veramente. Non lo sentiva come un peso, n avvertiva la fatica e le condizioni avverse. Cos scriveva, con ironia e semplicit, alla sorella Longina: Se non fosse per la responsabilit professionale, dovrei confessare che il mio lavoro si assomiglia ora assai ad un divertimento. Pensa infatti se tale non si potrebbe, fisicamente, chiamare una tranquilla passeggiata giornaliera per belle strade ombreggiate e comodi sentieri in mezzo al verde giocondo degli alberi e dei prati e fra i boschi disseminati dei pi graziosi e variopinti fiori Come tutto questo richiama la illimitata, infinita bont del Creatore che con tanta generosit e prodigalit dissemina ed alterna tante bellezze a nostro conforto, diletto ed insegnamento. Quando un lavoro ci piace e ci entusiasma, difficile 8211 se non impossibile 8211 che qualcosa o qualcuno ci fermi. Stanchezza, fatica e malattia passano in secondo piano se c8217 la percezione che in ci che stiamo facendo c8217 di mezzo la nostra felicit, il nostro compimento. Cos accadeva per Riccardo. La gioia con cui viveva il lavoro era in grado di vincere gli ostacoli che la natura gli poneva davanti. In primo luogo c8217era il Signore da servire attraverso la cura dei suoi malati. Ecco cosa dice, in una lettera datata 24 gennaio 1926, alla prediletta Longina, preoccupata che l8217eccessivo zelo di Erminio nel curare i suoi malati potesse nuocergli alla salute: Quanto a me, io non sono stato mai cos bene di salute come ora (e solo mi duole che non sia migliorata di pari passo la salute spirituale). Dato l8217esiguo numero degli ammalati il mio servizio non affatto gravoso, n le strade presentano nella mia condotta quei pericoli che il tuo grande affetto ti fa immaginare, ingrandendone qualche lieve inconveniente: dal ponte che tu dici non passo quasi mai e per lo pi a piedi con la bicicletta a mano e cos di pericolo non ne rimane pi affatto. Lo stipendio di Riccardo 8211 circa 7-8 mila lire, cifra molto buona per l8217epoca 8211 si esauriva spesso prima della fine del mese. Tra l8217aiuto economico ai suoi ammalati e i numerosi vaglia e bollettini postali che inviava agli istituti missionari e ad enti cattolici, i soldi di Erminio uscivano dalla sua casa con la stessa rapidit con cui vi erano entrati. Ripeteva spesso, con quella simpatia e quella ilarit che non gli erano mai mancate, che la miglior banca, quella con i tassi d8217interesse pi elevati, era la banca amministrata da Dio. Era sobrio nel mangiare e nel vestirsi, ma mai trasandato. Solo con il passare del tempo parve ascoltare i suggerimenti dello zio, iniziando a mettere da parte qualcosa del suo stipendio per la sorella Margherita (in realt i soldi del dottorino continuarono ad andare alle missioni e ai poveri di Morimondo e Fallavecchia). La farina, il riso, la pasta e il vino che lo zio gli regalava quando andava a trovarlo a Torrino, finiva per consegnarli ai poveri della sua condotta. Si giustificava con lo zio Carlo dicendo che a lui e Margherita non mancava certo ci di cui nutrirsi. Non esistevano solo il suo lavoro e i suoi pazienti. Il servizio al Signore proseguiva in parrocchia, in special modo con i giovani. Per il parroco, l8217impetuoso don Alesina, il medico condotto era un aiuto grandissimo. Con il Pampuri rinacque la Commissione missionaria parrocchiale. Nel giro di pochi anni, grazie al suo impegno, le donazioni per le missioni aumentarono costantemente, passando da 90 lire alla considerevole cifra per l8217epoca di 1500 lire. Come donava tutto se stesso da dottore, allo stesso modo Erminio non si risparmiava nella vita parrocchiale. Non c8217era separazione per lui tra le due cose. L8217esperienza cristiana integrale, non ammette scissioni Era inimmaginabile per lui essere freddo e indifferente con i pazienti e, al contrario, pieno di attenzioni e di calore umano con i ragazzi di Morimondo. La gioia cristiana contagia tutta la vita e da questa gioia portata dal dottorino il piccolo borgo della bassa rapidamente investito. Con alcuni giovani di Morimondo Erminio fonda il Circolo di Azione Cattolica (Pio X), di cui diventa presto l8217animatre e la guida carismatica. I fascisti del posto non videro di buon occhio la rinnovata presenza cattolica e cercarono di ostacolarla in tutti i modi. Avrebbero voluto essere loro in grado di radunare cos tanta giovent Pampuri e i suoi giovani, senza sobillare rivolte ma testimoniando cocciutamente la loro fede, non demordono e proseguono nella loro opera. Lanima di noi giovani fatta per lottare, per combattere, soprattutto quando c8217 da difendere ci che ci pi caro. Lattivit del circolo era caratterizzata da incontri culturali e religiosi, ma anche da momenti di giusto e meritato svago, come recite e passeggiate all8217aria aperta. Il coro dell8217Abbazia Anche a Morimondo Pampuri non si presenta con l8217etichetta del bigotto vecchio stampo. Chi pensa sempre e solo al Signore non 8211 come molti credono, soprattutto i giovani 8211 un personaggio cupo e noioso. La bellezza della fede emerge sia nei momenti di gioia e spensieratezza che nei frangenti pi seri e impegnati della vita. Il cristianesimo regalava a Pampuri un gusto tutto particolare nel vivere sia il divertimento che la meditazione. Particolare del coro quattrocentesco dell8217abbazia di Morimondo. Ausculta, o fili, praecepta magistri et inclina aurem cordis tui. Ascolta o figlio gli insegnamenti del maestro e apri l8217orecchio del tuo cuore. ( San Benedetto ) . fare come laico nei riguardi dei ragazzi: Egli, giovane medico, era tutto premura per i giovani, i quali ne rimanevano edificati e conquistati. Alla sorella Maria Longina, con la quale conservava un rapporto di straordinaria intensit, domandava sempre una preghiera per i suoi giovani dell8217Azione Cattolica. E8217 il noto 8220incipit8221 che incontriamo nel prologo della Regola monastica di San Benedetto. Scritta attorno all8217anno 530 ritenuta la regola per eccellenza, modello e stile di vita anche di altri ordini monastici che si riconosceranno in essa. Vedi anche 8220ora et labora8221 motto programmatico erroneamente attribuito a san Benedetto che da sempre ha delineato la figura e l8217importanza dell8217opera spirituale a pratica del monachesimo in Europa. 8220 Su questo particolare nessun biografo si mai soffermato. In realt la chiave di volta per capire le decisioni che il Pampuri va maturando e di cui non fa parola che con il Direttore Spirituale. Amante del latino, chiss quante volte si sar soffermato su queste parole cos imperative e fatte oggetto della sua conversazione con il Sacramentato. Quando scriveva alla sorella che aveva bisogno di una 8220regola8221, questo scanno monastico ben impresso nella mente, gli compariva davanti agl8217occhi. E, nella squallida cella del suo convento lo ha virtualmente collocato per non scordarsene mai. Il suo essere un 8220 giovane cuore in ascolto 8221 lo deve anche a San Benedetto. (A. Nocent) Erminio, giovane tra i giovani, non aveva un lessico cattedratico e impersonale. Era chiaro e semplice, aveva la passione e l8217entusiasmo tipico di chi parla con il cuore. Luigi Repossi, membro di Azione Cattolica a Morimondo, conserva questo ricordo di Pampuri: Era capace di parlarci di Dio senza farcelo pesare, anzi destando in noi un interesse sconosciuto per queste cose8230 Dico la verit, certe prediche del parroco mi stancavano, ma il Pampuri sarei rimasto a sentirlo per delle ore trovava parole diverse8230. In una testimonianza il fratello Ferdinando conferma che quando mancava il parroco, Erminio si sostituiva a lui in ci che poteva8221. La vocazione di Pampuri era ogni giorno pi chiara. Sentiva di essere chiamato a farsi religioso. Nulla sembrava distoglierlo da questo proposito, nemmeno il fatto che negli anni precedenti sia i Gesuiti che i Francescani avessero respinto, a causa della sua cagionevole salute, la domanda di ammissione ai rispettivi ordini. Decisivo ai fini del suo ingresso nella vita religiosa fu l8217incontro con don Riccardo Beretta, da lui conosciuto nella primavera del 1923. Beretta era il responsabile diocesano dell8217Ufficio missionario e Pampuri, in qualit di segretario parrocchiale, doveva recarsi spesso a Milano. In poco tempo la loro amicizia crebbe e si consolid. Don Riccardo lo present in termini entusiastici a padre Zaccaria Castelletti, superiore della Provincia Lombardo Veneta dei Fatebenefratelli, l8217ordine ospedaliero nato per proseguire l8217opera di San Giovanni di Dio. Il superiore dei Fatebenefratelli cerc ulteriori notizie su Erminio. Dovunque si recasse, dal vescovo di Pavia monsignor Ballerini agli abitanti di Torrino e Morimondo, il coro delle voci era unanime nel parlargli di un uomo straordinario nella sua semplicit. Nonostante i problemi di salute del giovane, padre Zaccaria non ebbe un attimo di esitazione e disse a don Beretta: Dovesse rimanere anche un solo giorno membro effettivo dell8217Ordine nostro, sia egli il benvenuto. Egli, dopo di esserci stato in terra di edificazione, ci sar poi in cielo angelo di protezione. Il 6 giugno, Erminio domanda di essere ammesso ai Fatebenefratelli. Dopo un breve periodo di ambientamento nella casa San Carlo di Solbiate Comasco, il 22 giugno entra nell8217Ordine come postulante, il 27 giugno veste l8217abito religioso ed il 21 ottobre inizia a Brescia l8217anno di noviziato. Per ricordare l8217affetto e l8217amicizia del suo padre spirituale don Riccardo Beretta, Erminio assume il nome di fra Riccardo. Come aveva offerto totalmente la sua vita al Signore da studente e da medico, cos ora Erminio avvertiva la necessit di consacrarsi a Cristo come religioso. In lui non cera un rimpianto per gli anni precedenti, per una scelta che avrebbe potuto essere compiuta prima. Erminio si rende conto che gli anni di Universit e di condotta medica avevano fatto maturare la sua vocazione. Ora, per, niente e nessuno potevano allontanarlo da ci che il Signore gli domandava per essere pienamente felice. Dovrebbe essere propria di noi giovani questa volont, questa capacit di affermare gli ideali per cui siamo fatti e di lottare perch si realizzino, anche a costo 8211 a volte 8211 di andare contro i progetti di genitori e parenti. Cos fu anche per Riccardo. La sua scelta matur in silenzio, senza che nulla trapelasse allo zio Carlo e alla zia Maria. Solo la sorella Longina ne fu partecipe, bench ella stessa avesse precedentemente sconsigliato il fratello dal farsi Gesuita e Francescano, sempre a motivo della salute. Gli zii non la presero certo bene. Avevano investito tanto perch diventasse un bravo medico ed ora se lo ritrovavano col saio. La pi scossa fu zia Maria. La notizia dell8217ingresso nella vita religiosa del nipote arriv inaspettatamente. Il 22 giugno 1927, dopo che il giovane ebbe terminato un periodo di riposo a Solbiate Comasco, padre Norberto Waverda, Maestro dei postulanti dei Fatebenefratelli, convoc Maria Campari ed il nipote a Milano, con la scusa di far visita ad una loro parente suora, ricoverata presso l8217ospedale San Giuseppe. Durante il colloquio Erminio chiese a padre Waverda di comunicare alla zia le sue intenzioni. Maria Campari pianse e supplic il nipote di cambiare idea. Erminio, tuttavia, fu estremamente deciso nella sua risposta: Devo seguire la chiamata di Dio, devo farmi santo. Quando torn a Torrino per comunicare la notizia allo zio Carlo, questi parve ignorarlo. Si incrociarono sulla strada di campagna che partiva dalla tenuta dei Campari. Il nipote disse allo zio della sua scelta, ma dalla bocca del Campari non usc una parola. Anzi, fece finta di ignorarlo e prosegu la sua passeggiata. Non gli andava proprio gi quel nipote religioso. Erminio lo rincorse. Questa volta non fece in tempo a parlare che lo zio Carlo gli si accost. Scoppi a piangere e lo strinse a s in un forte abbraccio. Il dottor Campari aveva finalmente capito che quella religiosa era la strada che Dio voleva per suo nipote. Zia Maria non si rassegn cos facilmente. Non c8217era egoismo in lei, quanto piuttosto quell8217umana convinzione che i progetti che si hanno sulle persone care siano i pi giusti, i pi adatti a rispondere alla chiamata del Signore. Due settimane dopo si rec infatti al convento e chiese del nipote. Erminio era intento a pulire l8217altare. Padre Wawerda lo fece chiamare ma il giovane non si mosse. Mand a dire di salutarla e di spiegarle che egli doveva seguire la sua vocazione. La zia rest per pi di tre ore davanti al convento, in attesa di veder passare il nipote mentre dalla chiesa si spostava alla mensa. Erminio, intuendo le mosse della zia, gir per il retro della chiesa onde evitarla. A questo punto fra Norberto lo costrinse a parlarle. A zia Maria Erminio ribad ci che le aveva gi detto in precedenza: come prima Dio gli aveva chiesto di servirlo da medico condotto, cos ora lo invitava a diventare suo servo da religioso. Maria cap e torn a casa. In Erminio non ci fu n cattiveria n orgoglio. Non aveva scelto di farsi religioso per contrapporsi alle decisioni degli zii. Quante volte noi giovani, specialmente da bambini e da adolescenti, facciamo qualche cosa solo per dispetto ai nostri genitori. Quante volte prendiamo una determinata strada senza chiederci se quella giusta per la nostra vita, ma solo per dire no ad un suggerimento di mamma e pap. In quei momenti non ci interessa la nostra felicit, il compimento dei nostri ideali. Ci interessa solo dimostrare che siamo grandi, che siamo capaci di opporci e ribellarci. Capita cos molto spesso che rifiutiamo quei consigli di amici e parenti che ci renderebbero contenti, mentre al contrario accettiamo supinamente ci che va contro la nostra autentica felicit. Riccardo non voleva scontrarsi con nessuno. Voleva solo rispondere positivamente alla chiamata del Signore, l8217unica chiamata in grado di rendere pi lieto e felice il suo cuore. Con questo esempio Riccardo sembra dire anche a noi, specialmente a noi giovani del nuovo millennio, di seguire ci per cui il nostro cuore fatto. Ci non significa che tutti debbano prendere i voti religiosi. La vocazione non solo quello. Una preghiera poi ti chiedo per i carissimi giovani del circolo giovanile della nostra parrocchia, affinch anche nei loro cuori abbia da porre il suo stabile regno il Divino Infante che gi con l8217esempio della sua nascita ci mostra la sua predilezione per ipoveri, per gli umili, per i diseredati della terra. Egli che venuto per evangelizzare i poveri ai quali in modo speciale ha promesso il suo regno celeste, non permetta che essi abbiano a ricadere sotto il pesante giogo del padre della menzogna, ma nelle fulgide verita della fede possano conquistare per sempre la vera liberta (veritas liberavit vos disse infatti Ges) e con una piena, incrollabile ftducia nella infinita bont e misericordiosa provvidenza del Padre Celeste, possano sempre godere di quella pace che gli Angeli annunziarono prima di tutto ai buoni, semplici ed umili pastori . I giovani e i poveri. Erano loro i preferiti da san Riccardo. Per tutti gli uomini, ma specialmente per loro, desiderava la libert, la vera libert. La libert che coincide con il riconoscere la verit di Cristo: La verit vi render liberi. A noi giovani interessa la libert. Interessa eccome Continuano a ripeterci che il valore pi importante, ma finiscono per proporci modelli che la annichiliscono. La libert diventa allora fare quello che si vuole, senza tener conto degli altri. Soluzione comoda, sbrigativa, apparentemente moderna e anticonformista. E considerato un atto di libert non portare rispetto alle persone o sopprimere la vita che si ha in grembo. La libert vera, che la realizzazione piena dell8217ideale per cui siamo fatti, che il tener conto della nostra natura urnana e della dignit assoluta di cui dobbiamo godere dal concepimento alla morte, non la propone quasi pi nessuno. Riccardo aveva il coraggio di proporla. E i giovani lo ascoltavano, come lo ascolteremmo noi adesso se ci accorgessimo che ci che desideriamo pi intensamente una libert che valorizzi la nostra umanit e la nostra responsabilit. Erminio amava la libert e lo dimostrava con i fatti. Non si limitava ai discorsi e alle parole. Non era uno di quei profeti contemporanei che, da un lato esaltano la libert, mentre dall8217altro continuano a sostenere regimi tirannici e negatori dei pi elementari diritti dell8217uomo. Era un compito arduo quello che doveva affrontare l8217Azione Cattolica di Morimondo. C8217erano i fascisti, cos invidiosi del dottorino e del suo fascino sugli adolescenti che arrivarono a realizzare una sala da ballo sopra la sua casa per non farlo dormire. Era un piccolo segnale d8217avvertimento, ma il Pampuri non si scoraggi. Continuava il suo impegno tra i giovani e al tempo stesso tentava di appianare i frequenti litigi che opponevano il rude don Alesina al Podest locale. Era forse tiepido con il regime mussoliniano Tutt8217altro Pampuri, pur non essendo un appassionato di politica, aveva le idee ben chiare in materia. L8217Osservatore Romano e Civilt cattolica, giornali a cui era abbonato, lo aiutavano a formarsi un giudizio cristallino. Alla sua libert non voleva certo rinunciare. Come poteva parlare di libert con i giovani e poi non lottare per essa nella concretezza della vita Ai ragazzi non piacciono tanto le formule astratte, le belle parole. Neppure a Pampuri piacevano. E cos, con lo stesso coraggio dimostrato a Caporetto, arriv a stracciare la tessera del Sindacato nazionale dei medici fascisti. Il testo della lettera ci pervenuto per intero. Le argomentazioni di Pampuri sono lucidissime e affermano chiaramente il suo desiderio di vivere da uomo libero: Ho dato le mie dimissioni dal Sindacato Nazionale fascista perch non mi sono sentito di accettare l8217ultima parte dell8217articolo quinto dello statuto, dove esso dice che possono far parte del Sindacato Nazionale Medici Condotti i medici i quali non appartengono a partiti a carattere anti-nazionale (e fin qui benissimo), che siano cio contrari alle direttive politiche del fascismo. Ora siccome che gli altri partiti si distinguono dal partito fascista in quanto sono contrari almeno a qualche sua direttiva politica, altrimenti si confonderebbero con lo stesso partito fascista, ne viene da tale identificazione del patriottismo col fascismo che al Sindacato Nazionale Fascista Medici Condotti non possono appartenere che i medici condotti aderenti al partito fascista o almeno indifferenti a qualunque altro. Poich non pu il fascismo d8217oggi arrogarsi il monopolio del patriottismo, come non lo poteva il liberalismo dominante ieri, ritenendo io di poter essere patriota anche militando in altro partito pi corrispondente ai miei principi morali, politici, n volendo per qualsiasi interesse materiale rinunciare alla mia libert in riguardo, ho ritenuto doveroso presentare le mie dimissioni dal S. N.FM. C. che ora confermo nuovamente. Con i ragazzi del circolo San Pio X fonda anche una banda musicale. Grazie ai suoi modi gentili e affabili riesce a convincere i fittavoli di Morimondo a donare un po8217 di soldi per acquistare gli strumenti. Nessuno osava dire di no alle richieste del dottorino, tanta era la stima e l8217affetto che essi provavano per lui. Naturalmente i soldi non bastavano mai ed era allora lo stesso Pampuri che versava la 8211 consistente 8211 differenza. Le lezioni di solfeggio erano tenute dall8217esperto musicista don Alesina. Le prove diedero subito buoni risultati e la banda fu spesso invitata per concerti nelle parrocchie circostanti. Con i giovani del circolo e della banda Pampuri trascorreva molto tempo. Le serate passavano lietamente e al dottore piaceva molto conversare con i ragazzi. Le discussioni erano tanto coinvolgenti ed interessanti che, ricordano alcuni del Circolo, a volte proseguivano fin oltre la mezzanotte ed erano gli stessi ragazzi che facevano notare al Pampuri che era gi molto tardi. Il giovane dottor Pampuri voleva molto bene ai suoi ragazzi. Aveva a cuore che ricevessero un8217educazione cristiana e che amassero ogni aspetto della vita come dono di Dio. Per lui era di fondamentale importanza che fossero educati alla preghiera e alla meditazione. Per questo motivo, ogni anno li portava ad un raduno di esercizi spirituali a Tregasio, in Brianza, nella villa del Sacro Cuore. Era lui stesso a pagare le spese del viaggio e del soggiorno. Ai suoi ragazzi diceva che erano giorni di una bellezza e di un8217importanza eccezionali. Non ore di prigionia, ma l8217occasione per capire quanto sia necessario amare e pregare Dio per vivere una vita pi bella e felice. All8217amico Luigi Tacchini, un po8217 titubante davanti alla proposta del raduno spirituale, Pampuri scriveva queste frasi: Carissimo amico, 8230 non spaventarti del resto credendo che si tratti di tre giorni di ergastolo, tutt8217altro anzi: godrai tre giorni di una vita cos nuova e cos bella, tanto diversa e tanto migliore della solita vitaccia grigia che conduciamo tutti i giorni, che ti sembrera di vivere in un altro mondo ben pi bello e solo ti rincrescer, alla fine di doverla cambiare . La fede cristiana del Pampuri voleva giudicare ogni avvenimento dell8217epoca. Era suo desiderio entrare nel dibattito sui grandi temi con argomentazioni precise. Ci teneva ad assumere una posizione chiara, che facesse capire che i cristiani sanno usare bene la ragione e la libert quando si tratta di discutere. La lettura dell8217Osservatore Romano e di Civilt Cattolica gli erano indispensabili per la formazione di una coscienza critica. Ai suoi amici raccomandava sempre un buon quotidiano, utile per approfondire la fede cristiana ma ancor pi per potenziare l8217uso della ragione. Quello tra fede e ragione un dibattito sempre aperto, dai toni spesso accesi. Lo era ai tempi di Pampuri e lo adesso. Quante volte, specialmente a noi giovani, insegnano che tra fede e ragione non vi pu essere nessun legame. Anzi, si ritiene che un uso corretto della ragione porti alla negazione delle verit della fede e si trae la conclusione che un cristiano non possa mai avere una posizione ragionevole riguardo a qualsiasi cosa. il cristiano sarebbe mosso solo dalla difesa ideologica di un dogma. Chi, fra noi giovani, cristiano desidera fortemente che la sua esperienza religiosa valorizzi la ragione. Ancor di pi noi giovani abbiamo a cuore che la nostra ragione ci permetta di interessarci degli argomenti di attualit in modo da ricavarne un giudizio limpido. Non vorremmo avere noi degli amici che ci inducano ad usare nel migliore dei modi la nostra ragione Che ci aiutino a giudicare quanto vediamo nei telegiornali o leggiamo in un articolo di cronaca Erminio desiderava che i suoi amici avessero sempre l8217opportunit di valutare, secondo una ragione stimolata dalla fede, ci che quotidianamente succedeva. Ecco perch, in occasione della conferma a medico condotto, Erminio regala al carissimo amico Benedetto Secondi un abbonamento all8217Osservatore Romano: Mi sono permesso, in questa lieta occasione, di farti il piccolo dono dell8217abbonamento per il corrente anno all8217Osservatore Romano. Il giornale diventato quasi mai una necessit per gli uomini d8217oggi, e sopra di esso vengono trattati e discussi, troppe volte purtroppo con ignoranza, incompetenza ed anche malafede e settariet, i pi gravi argomenti di vita pubblica e privata, perci diviene quasi indispensabile per i cattolici l8217aiuto di un quotidiano che, rispondendo alla massima garanzia morale, si mantiene al di fuori e al di sopra di quelle incomposte passioni politiche che, talora anche inconsciamente, sono formate di odio e di lotte fraterne, ed il quale, con indiscutibile vantaggio intellettuale e spirituale sa osservare le varie manifestazioni della vita pubblica con serena oggettivit alla luce della ragione e del sano buon senso e meglio ancora a quella fulgidissima della Fede. Il Pampuri lo ritiene un regalo di poco valore, fatto per, come conclude nella sua lettera, perch aveva a cuore la felicit del suo amico. Desiderava che, attraverso la lettura del giornale, arrivasse alla visione ed al conseguimento (per mezzo della giustizia, e soprattutto della carit) del fine supremo della nostra vita che la Gloria di Dio e la nostra eterna felicit. Tema di discussione con gli amici era soprattutto il rapporto tra scienza e fede. Per la maggioranza degli scienziati del tempo la fede era oggetto di derisione. Rappresentava un ostacolo al progresso medico e scientifico. Roba da Medioevo. Anche oggi sono tanti gli uornini di scienza che ci propongono 8211 o spesso ci impongono 8211 questa visione. Erminio non poteva condividere un simile approccio. Con lo stesso coraggio e lucidit di giudizio con cui a scuola aveva difeso la religione cattolica, allo stesso modo da medico si batteva perch la scienza, grazie al contributo della fede, valorizzasse le ricchezze dell8217uomo e della natura. La natura e l8217uomo erano frutto della creazione. Una ragione correttamente usata, aperta al Mistero, avrebbe raggiunto una tale conclusione. Come l8217avevano raggiunta molti scienziati, da Newton a Pasteur. Erminio espone queste considerazioni ad un amico lacerato dal legame tra scienza e fede, tentato dall8217abbandonare una religione apparentemente incapace di rispondere agli interrogativi della scienza. Chiss a quanti di noi, specialmente se studenti di facolt scientifiche o ricercatori in erba, queste parole del Pampuri suonano di straordinaria attualit e suscitano grandi interrogativi: Carissimo amico,8230 possiamo noi dire che Dio non c8230 ma di fatto anche ogni istante della nostra vita nelle sue mani, quei beni della terra, quelle creature che noi adoriamo invece di Dio, del Creatore, sono pure nelle sue mani, nelle sue mani quelle intelligenze, quelle doti di cui tanto ci insuperbiamo, e delle quali invece di rendere a Lui grazia e riconoscenza, ce ne serviamo per ribellarci contro di Lui. Possiamo ora illuderci di giustificare una condotta scorretta affermando che la scienza, coi suoi ritrovati, coi suoi progressi, ci conduce lontani da Dio, ce lo rende inutile, ce lo dimostra non esistente, ma nel giorno del giudizio, quanti veri e grandi scienziati: Newton, Pasteur, Volta, ecc. il cui numero piccolo solo per la nostra mente che nella sua crassa ignoranza non li conosce (e non pochi fra di essi i grandi anatomici e medici), i quali, avendo il cuore e la mente non guasta dalla vanit e dalla superbia, non hanno trovato alcun contrasto fra la scienza e la fede, ed anzi quanto pi si approfondivano nella conoscenza dei misteri reconditi della natura, tanto pi ne vedevano uscire fulgida l8217apologia della fede e dalle meravigliose armonie delle leggi della natura si sentivano portati ad amare e lodare la bont e la sapienza infinita del Creatore. (Prima della scoperta delle lenti e del cannocchiale si rideva, di alcuni stolti, della S. Scrittura che parlava di miriadi di stelle, mentre gli astronomi sapevano che non erano pi di 1011: quando la scienza astronomica progred, ecco apparire le miriadi di stelle della S. Scrittura). Pasteur infatti per difendere la fede dall8217accusa dei materialisti, che non conoscendo l8217origine di certi fenomeni vitali, difendevano la generazione spontanea e se ne valevano per negare la necessit della creazione e quindi di Dio, scopri il meraviglioso mondo dei microrganismi, cominciando dai fermenti e muffe, mostrando che i contrasti fra la scienza e la fede dipendono solo dalla nostra ignoranza e dalla nostra presunzione o malafede che gabella per fior di scienza semplici teorie 8230. Vedi teoria dell8217evoluzione8217 ormai sfondata da ogni parte dagli ultimi studi e che ieri era un dogma di fede nelle nostre buone scuole atee, scuole mantenute con le tasse pagate dalle famiglie in gran parte cattoliche, perch ivi avessero a perdere lavita fede in cambio di una scienza avariata. Come al solito non c superbia nelle sue parole. Non c una verit da imporre con forza. Anzi, quelle righe sono occasione per lo stesso Pampuri di rafforzare la sua fede: Ho cercato, scrivendo questo a te, di ravvivare anche la mia debole fede. Questa testimonianza pu essere per noi un8217opportunit per riflettere sul fatto che il cristianesimo rende pi stimolante la ricerca scientifica e che le verit della fede e della scienza non sono in contrasto. E l8217amore Insomma, la fidanzata, la donna con cui sposarsi. Non pensava a questo Pampuri Per i giovani un aspetto decisivo della vita, fonte di gioia ma anche di delusioni. Quando pensiamo alla nostra felicit, pensiamo frequentemente a una ragazza che ci voglia bene, che ci ami per quello che siamo, con la quale magari un giorno sposarci. Spesso, per, il nostro concetto di amore si limita al puro e semplice innamoramento. Lamore inteso solo come amore verso la donna o l8217uomo della propria vita. Parlare di amore alla famiglia, agli amici, al lavoro e allo studio o, tanto pi, a Cristo, ha un suono strano. Lo stesso amore per una donna spesso ridotto a mera istintivit e tornaconto. La donna o l8217uomo come oggetti da possedere, non certo come persone da amare nella loro completezza. Non certo da amare come volti che riflettono il grande amore del Signore alla nostra vita. Ci che desideriamo in fondo al nostro cuore, anche se poi ci capita raramente, un amore per la nostra ragazza che sia ad immagine e somiglianza di quello di Dio. Totale, completo, che si dona senza chiedere nulla in cambio. Un amore pronto a dare la vita per colui o colei di cui siamo innamorati. Pampuri non aveva ragazze nei suoi piani. Non si sentiva adatto al matrimonio. Non per questo non era innamorato. Era innamorato del Signore e faceva per Lui e per il suo popolo ogni cosa con amore grande. A dire il vero, proprio mentre era medico condotto a Morimondo, Erminio aveva ricevuto una proposta di matrimonio. Gli arriv indirettamente, attraverso la mediazione di Luigina Peretti, un8217amica che faceva parte dell8217Azione Cattolica. La ragazza in questione, secondo le indiscrezioni sfuggite alla stessa Peretti, doveva essere la figlia del direttore generale dell8217Ospedale Cant di Abbiategrasso, dove spesso il Pampuri si recava per accompagnarvi i suoi malati. Erminio declin l8217offerta con parole molto garbate e affettuose: Stim. ma Sig. ra Peretti Luigina, La ringrazio di cuore del suo atto di grande bont (). Non posso per accogliere la sua tanto onorevole e lusinghiera proposta, poich non sentendomi chiamato allo stato matrimoniale, vi ho rinunciato definitivamente (). Non deve perci angustiarsi di questa mia risposta, quella buona giovane da lei accennata, poich se il Signore che tutto dispone in numero, peso e misura per la maggior gloria sua, ed il nostro massimo bene, se il Signore vorr proprio chiamarla allo stato matrimoniale, non mancher di mandarle un pi degno e santo sposo, come gia mand a Sara il figliolo del Santo Tobia 8230. La vocazione di Pampuri diversa dal matrimonio e cos, con la sua consueta umilt e bont d8217animo, spiega alla Peretti che non pu accettare la proposta. Si augura per che Dio possa far incontrare a quella ragazza la persona giusta, che la ami e poi la sposi. Concludendo la lettera, ci tiene a fare una puntualizzazione. Il matrimonio non una via obbligata. Non l8217unica strada per la felicit e il compimento dell8217uomo. Qualora la ragazza avesse dovuto sentire una vocazione religiosa, non per questo la sua vita sarebbe stata meno bella. Per Erminio ogni vocazione nobile se risponde alla chiamata di Dio. Erminio sa di non essere chiamato al matrimonio. Sa, invece, di essere chiamato ad amare e servire il Signore attraverso un8217altra strada. il matrimonio resta in ogni caso per lui un sacramento importantissimo, troppo spesso svilito nei suoi contenuti e nel suo significato. Di simili preoccupazioni vuole rendere partecipe l8217amico Benedetto Secondi, in una lettera scritta a Torrino il 30 marzo 1924. A lui si rivolge parlando del matrimonio come dell8217 elemento fondamentale della societ stessa ed ora avvelenato fin dal suo primo costituirsi. I timori e le ansie non si esauriscono in una frase breve e lapidaria. Erminio sinceramente rattristato dal modo in cui la maggioranza degli uomini sceglie la propria compagna: Si preoccupano gli uomini di cercare nella futura sposa soprattutto quelle doti fisiche ed intellettuali che possono servire a fare una buona comparsa nella societ, a ben ordinare la casa ed a ben dirigere la cucina, e quanto al resto si accontentano di una certa abitudine di religiosit esteriore, ben lontana da quella Fede profonda ed incrollabile che la sorgente di ogni pi bella, nobile ed anche eroica virt e che potra fare della donna il vero angelo consolatore della famiglia, nei momenti della prova, dello sconforto e del dolore. A Benedetto si sente di porre delle domande decisive prima di affrontare un passo cos delicato come il matrimonio: Ma quanti si accostano al matrimonio con quel religioso rispetto, con quella purezza e santit di affetti e di aspirazioni colle quali si deve ricevere un Sacramento grande, come lo ha definito la Chiesa Quanti cercano in quella che dovra essere la compagna di tutta la vita, una sposa santa che sappia incoraggiarli, spingerli, trascinarli con l8217esempio di mirabdi virt ad un adempimento sempre pi perfetto della missione di bene, sempre grande anche quando pu sembrare umilissima, alla quale Iddio ha destinato ciascuno di noi in proporz:ione dei talenti e della grazie concessici, ad una sempre maggiore perfezione morale, verso un amore sempre pi ardente di Dio e del prossimo E chi mai oggi, mettendo al mondo dei figli, ne fa fin dalla nascita un8217offerta a Dio (). Non sono frasi che escono dalla penna di un moralista. Erminio non vuole condannare nessuno. Non sarebbe nella natura umile e riservata del suo carattere. Erminio scrive per un8217altra ragione. E mosso dal desiderio di condividere fino in fondo l8217amicizia con Benedetto Secondi. D8217altronde, come potremmo parlare di amicizia se con un amico non ci aiutiamo a riflettere su un momento importante come il matrimonio In realt troppe volte ci accontentiamo di amicizie a met, di uno stare insieme limitato al sabato sera e alla ricerca di un divertimento effimero. Non per questo ci che desideriamo dal rapporto con un amico. Desideriamo molto di pi, anche se questa maggiore intensit pu portarci a non avere le stesse idee o a litigare. Pampuri spiega a Benedetto che la lettera unicamente dettata da un vivissimo sentimento di amicizia, il quale gli fa desiderare la tua felicit quasi come una parte integrante della mia. La gioia di un nostro amico la nostra gioia, cos come il dolore di un nostro amico anche il nostro dolore. Pampuri ne consapevole e suggerisce anche a noi di avere una simile certezza. Un8217amicizia che diventi condivisione dei momenti belli ma anche di quelli spiacevoli ci che pi desideriamo. Un8217amicizia che, come nel caso della lettera a Benedetto, parla di matrimonio e mette in guardia da rischi ed errori. Le parole di Erminio possono risultare a prima vista sgradite. Istintivamente siamo portati a scegliere l8217uomo e la donna della nostra vita solo in base all8217aspetto esteriore. Siamo spinti solo dall8217innamoramento folle che fa perdere ogni contatto con la realt. Pampuri non dice che non sia una bella cosa innamorarsi. Pampuri desidera per il suo amico molto di pi di un innamoramento passeggero. Lo desidera anche per noi, perch quelle frasi devono far riflettere anche noi. La donna che amiamo dovrebbe condurci, sottolinea Riccardo, verso un amore sempre pi ardente di Dio e del prossimo. L8217amore per la nostra donna deve aiutarci ad amare di pi tutta la nostra vita, il nostro studio e il nostro lavoro, il nostro prossimo, la nostra famiglia, i nostri amici. L8217amore vero, l8217amore per la nostra donna o il nostro uomo che sia riflesso dell8217amore di Cristo per la nostra vita, non pu che essere un amore che abbraccia tutto. Non una stanza angusta abitata da due romanticoni incapaci di guardare al di l dei propri occhi, ma una finestra spalancata sull8217immensit dell8217orizzonte. Pampuri ci propone qualcosa di estremamente grande, infinitamente pi grande dei nostri schemi ben congegnati. Un amore a cos ampio raggio, gratuito e non egoistico, pu farci paura, pu scontrarsi con ci che ci viene quotidianamente additato come modello di vita. Ai consigli di san Riccardo possiamo opporre il nostro rifiuto, ma ci che il nostro cuore desidera, ci che veramente desidera, un amore ad una ragazza o ad un ragazzo che sia capace di farci amare di pi tutta la vita e, per chi cristiano, il Signore. Abbi sempre grandi desideri, cio desiderio di grande santit, di fare opere grandi 8211 mira sempre pi in alto che puoi 8211 per riuscire a colpire giusto. Come i mercanti che domandano di pi per riuscir a prendere il giusto prezzo. A ci ti aiutera la considerazione della tua grande nobilt: figlio di Dio 8211 fratello di Ges, dei Martiri e dei Santi 8211 Erede del Cielo. Siate santi, come Santo il padre vostro celeste. Fate anche le cose piccole, minime con amore grande. Sempre pi in alto. Diventando religioso Erminio sapeva di recare un grande dispiacere a quegli zii che gli avevano sempre voluto un gran bene e lo avevano educato ai principi cristiani. Di tutto questo era loro particolarmente riconoscente. Ora, per, chiedeva agli zii di comprendere che il disegno di Dio era un altro e che volergli veramente bene significava accettare questa sua vocazione. E, piano piano, zia Maria e zio Carlo l8217accettarono. Da novizio Riccardo mostr lo stesso carattere che aveva avuto da universitario e da medico condotto a Morimondo. Era gentile e dolce, di animo sempre8217 lieto e disponibile, sia con i superiori che nei confronti degli altri giovani novizi. Lo si vedeva spazzare con la ramazza il cortile del convento, magari canticchiando qualche motivetto religioso. Nel fare tutto ci aveva lo stesso volto felice con cui visitava gli ammalati. Solo Erminio aveva il coraggio di avvicinarsi a quegli ammalati tubercolotici che gli altri novizi cercavano invece di evitare. Non si sottraeva mai a nessun compito, per infimo o ripugnante che fosse. I suoi compagni ebhero grande stima di lui e le ragioni furono subito chiare. Erminio non era uno di quelli che creavano confusione o facevano baldoria, ma sapeva sempre stare allo scherzo con sorriso bonario e divertito. Quando qualche compagno eccedeva, glielo faceva notare con molta discrezione. Con la stessa discrezione suggeriva a qualche padre del suo ordine di accorciare le prediche al fine di non annoiare la gente. Non era una persona che emetteva condanne, ma aveva sempre un cuore aperto nell8217abbracciare il fratello che aveva sbagliato. Spesso i suoi superiori ricorrevano al suo consulto medico e, per quanto Pampuri si schermisse, il suo parere era tenuto sempre in grande considerazione. Le sue lezioni di medicina e di tecnica infermieristica affascinavano i confratelli. Non erano spiegazioni asettiche. Ogni parola era densa di riferimenti biblici e tutto il suo calore umano era proteso a far capire che il malato non era un semplice paziente, ma una persona umana ed un8217icona del Cristo sofferente. Quando sorgeva una lite era il primo ad accorrere perch i litiganti si calmassero e facessero pace. Allorch in refettorio si accorgeva che la porzione di cibo di qualche novizio era insufficiente, gli donava la sua. A volte era lo stesso padre superiore ad obbligarlo a mangiare, visto che Erminio si reggeva in piedi a stento e le sue condizioni fisiche erano sempre precarie. Nel 1928 gli fu affidato l8217ambulatorio dentistico. Non era per l8217unico impegno. A ci si doveva in ogni caso aggiungere la supplenza diurna e notturna ai medici d8217ospedale che, finito il loro turno, tornavano a casa. Nonostante i noti problemi di salute e gli impegnativi orari di lavoro in ambulatorio e in ospedale, Riccardo svolse sempre tutto con incredibile passione. Non faceva alcuna distinzione tra i suoi pazienti. Fra Damaso Roveda, compagno di Erminio nei Fatebenefratelli, ricorda nella sua deposizione durante il processo di canonizzazione che ricchi o poveri, ebrei o protestanti che fossero, usava per tutti la stessa misura. Ai poveri aggiungeva la maggior carit. Con i suoi ammalati si mostrava sempre sensibile, pronto a rincuorarli e a sostenerli. Sapeva anche essere simpatico e scherzoso, specialmente con i pi piccoli. Come a Morimondo, cos nell8217ospedale dei Fatebenefratelli i giovani e i bambini erano i suoi prediletti. Si rendeva conto che essi, pi di chiunque altro, avevano bisogno di vedere da vicino l8217affetto e la gioia di Cristo. Una volta, ad un bambino cui aveva appena levato un dente cariato, domand di essere pagato. Il fanciullo gli rispose: Ma io non ho un soldo. Ed allora il Pampuri, con sguardo divertito, gli porse sulla mano una moneta da due lire e gli disse: Beh, allora pago io. In convento Erminio non si dimentic mai dei suoi due nipoti. Pregava sempre per loro e si augurava che conducessero un8217esistenza cristiana, circondati da buone amicizie e da bravi compagni di classe. Ecco cosa scriveva, nell8217agosto del 1927, ai suoi amati Alessandro e Giovanni, allora iscritti 8211 come lo era stato in precedenza lo zio 8211 al Collegio Sant8217Agostino di Pavia: In collegio vi troverete probabilmente con numerosi compagni: state bene attenti nello stringere amicizie con questi, poich fra i tanti potrebbe esservene qualcuno (sic) non buono, ed un compagno cattivo sarebbe per voi pi pericoloso di un demonio8230 quando necessario unirsi agli altri per i giochi o per i compiti, state sempre con i pi buoni, cio con i pi religiosi, studiosi e obbedienti. Se volete poi essere da tutti rispettati e benvoluti, cercate di non mostrarvi mai orgogliosi e superbi coi compagni, e di essere sempre rispettosi ed obbedienti coi superiori . Fra Riccardo non si dimentic mai, nemmeno in punto di morte, dei suoi giovani di Azione cattolica di Morimondo. A lui non interessava pi di tanto che crescessero di numero. Ci che aveva a cuore, come testimoniano queste frasi della lettera a Mario Bologna (responsabile del circolo dopo la partenza del Pampuri), era che aumentasse la loro fede: Non guardate tanto al numero, quanto alla fermezza della fede, allardore dell8217apostolato ed allamore ai Sacramenti. La salute di Erminio peggiorava nel frattempo di giorno in giorno, ancorch vi fossero brevi periodi in cui il suo fisico sembrava riprendersi. Nel 1929 trascorse un po8217 di mesi di riposo presso la casa dell8217ordine di Gorizia. Tornato al suo ambulatorio di Brescia, il novembre successivo fu colpito da un8217emottisi pi forte e costretto a letto. Fu mandato dagli zii, a Torrino ma, passate poche settimane, chiese nuovamente di essere trasferito a Brescia. Riccardo and incontro alla morte con grande serenit. Chi gli fu vicino nell8217ultimo periodo lo descrive lieto e senza alcun timore di spirare. Il nipote Alessandro, che lo vide per l8217ultima volta il giorno prima che morisse, racconta di averlo trovato allegro e completamente lucido: Mi disse della sua soddisfazione di morire. Lidea del paradiso lo affascinava. Sembrava uno che si preparasse alle nozze: mi fece impressione il fatto che in lui l8217idea della morte fosse cos naturale. Nelle sue ultime lettere allo zio Carlo e alla sorella Longina, Riccardo minimizzava il suo dolore e la sua sofferenza. Spesso concludeva dicendo che la sua salute stava facendo progressi e che la febbre stava rapidamente scendendo. Le cose andavano ben diversamente e la febbre non accennava a diminuire. Durante tutta la sua malattia non diminu mai nemmeno la fede in Dio. Anzi, andava aumentando la certezza che Cristo gli era a fianco anche in un momento cos tanto doloroso. Le parole che in quei giorni scrive alla sorella sono piene di speranza e di amore, della lieta fiducia di chi sa che Ges ha vinto la morte: ma noi non dobbiamo temere, o carissima sorella, perch quel Ges che ha gi combattuto e vinto per noi dalla mangiatoia alla croce, sempre ai nostri fianchi8230 e noi ci sforzeremo di servirLo sempre non con timore servile dei castighi, ma per amore. Una volta rientrato a Brescia, dopo alcune visite mediche nuovamente mandato all8217ospedale dei Fatebenefratelli di Gorizia. Le condizioni di salute si aggravano ulteriormente e cos, il 18 aprile 1930, fra Riccardo viene ricondotto a Milano, dove gli zii e i parenti possono essergli vicini negli ultimi giorni di vita. Sono giornate contraddistinte dalle visite di amici e familiari, tutti stupiti dalla serenit del suo viso. Don Riccardo Beretta gli port il viatico e sia il Papa che l8217arcivescovo di Milano gli inviarono la loro benedizione. Accanto al suo letto sedeva stabilmente zia Maria, che continuava a pregare la Madonna per la guarigione del nipote. Riccardo capiva che il giorno della morte stava sopraggiungendo, ma capiva al tempo stesso che qualsiasi cosa il Signore gli avesse riservato, lui l8217avrebbe accettata lietamente. Cos diceva alla zia: Se il Signore vuole chiamarmi, vado volentieri, se mi lascia qui, star qui come vuole lui. Non c8217 in Riccardo un desiderio di morire fine a se stesso, tipico di chi vuole abbandonare velocemente questa valle di lacrime. Fra Riccardo non smania dalla brama di morire, ma si affida a Cristo, conscio che il disegno di Dio su di lui in ogni caso buono. Il suo volto lieto non perch il volto di un pazzo, ma perch il volto di una persona che ha speso la sua esistenza nell8217amore a Dio e sa che presto sar accanto a Dio nel paradiso. Tra il 29 e il 30 aprile la situazione di Erminio peggiora ulteriormente. La mattina del 1 maggio si comunica, riceve l8217olio santo, la benedizione apostolica e il viatico. La morte doveva coglierlo, come egli aveva pi volte ripetuto di desiderare, nel mese della Madonna. Alle ore 22.30 dello stesso primo giorno di maggio, stringendo forte tra le mani un crocifisso, simbolo potente della morte e della risurrezione di Cristo, Erminio Filippo Pampuri muore. I MIRACOLI RICONOSCIUTI DALLA CONSULTA MEDICA PRESSO LA CONGREGAZIONE PER LE CAUSE DEI SANTI Giovanni Paolo II proclama il Decreto che approva i due miracoli presentati per la beatificazione, i cui Processi furono celebrati rispettivamente a Gorizia nel 1954 e a Milano nel 1962. Il primo miracolo, la guarigione del Signor Adeodato Comand, di cinquantacinque anni, forte mangiatore e smodato bevitore. A met maggio del 1952 viene portato all8217ospedale di Gorizia con una peritonite da perforazione. La diagnosi non lascia speranze. Si tenta l8217inverosimile ma l8217operazione si rivela del tutto inutile. Amici e parenti, sollecitati dai fatebenefratelli, invocano l8217intercessione di Fra Riccardo. Il mattino seguente l8217intervento, il Comand perfettamente guarito. Sulla guarigione la Consulta esprimer il seguente giudizio: 8220 relativamente instantanea, perfetta duratura, non spiegabile naturalmente quoad modum8221, avvenuta il 18 Maggio 1952 da 8220peritonite acuta generalizzata originata da lesioni di origine sopramesocolica, probabilmente a livello del crocicchio duodeno-bilio-pancreatico8221 (relazione della Consulta medica 5 Luglio 1979) Il secondo miracolo la guarigione dell8217architetto milanese Ferdinando Michelini, avvenuta il 16 Settembre 1959. Reduce dai 8220lager8221 nazisti, egli aveva sofferto le conseguenze delle privazioni e delle violenze subite durante la guerra. Nell8217agosto 1959, colto da dolori tanto violenti da fargli perdere la conoscenza. Riavutosi, si fa ricoverare in ospedale, ma il prospettato intervento viene differito. In settembre un attaco pi violento lo costringe a un nuovo ricovero nell8217ospedale 8220San Giuseppe8221 dei Fatebenefratelli, con la diagnosi di occlusione intestinale. I religiosi gli suggeriscono di rivolgersi a a Fra Riccardo e si uniscono a lui con unanime preghiera. Anche in questo caso, il giorno dopo l8217operazione, ritenuta disperata, Michelini inspiegabilmente guarito. Anche su tale guarigione la Consulta si esprimer cos: 8220 Straordinariamente rapida, completa e duratura, non spiegabile quoad modum8221, da 8220peritonite acuta generalizzata in soggetto con manifestazioni perivisceritiche in stato di occlusione intestinale, lacerazione intra-operatoria di ansa intestinale non seguita da corretta sutura8221 (ivi). Cos, riconosciuta miracolosa la guarigione avvenuta il 5 gennaio 1982 in Spagna per l8217intercessione del Beato Riccardo Pampuri, venne approvato il miracolo. Nella festivit di Tutti i Santi, 1 novembre 1989, solennemente canonizzato. 4 Ottobre 1981 Giovanni Paolo II proclama Beato il Venerabile RiccardoPampuri. 1 Novembre 1989 Dallo stesso Sommo Pontefice viene solennemente canonizzato. Il miracolo presentato per la canonizzazione la guarigione di un ragazzo spagnolo di dieci anni, Manuel Cifuentes Rodenas. Mentre sposta dei rami i mandorlo si ferisce gravemente a un occhio. Viene diagnosticata una grave lesione, per la quale si prospetta addiritura un intervento. In ogni cas la vista sarebbe stata compromessa. Il padre di Manuel, insegnante, qualche tempo prima aveva trovato per caso nella sua scuola una plachetta di metallo contenente un8217immagine di fra Riccardo. Ricordatosi improvvisamente di quella strana scoperta, colloca la reliquia sotto la benda, vicino all8217ochio ferito. Non avevano mai setito parlare di Fra Riccardo, ma si rivolgono insieme al Signore pregandolo di manifestare la sua potenza risanatrice attraverso lintercessione del dottor Pampuri Il dolore non cessa, e anzi durante la notte si riacutizza. La mattina seguente, il padre di Manuel trova il figlio profondamente addormentato. Lo sveglia, gli toglie la benda e con sorpresa constata che la ferita e sparita del tutto e che l8217occho completamente limpido. La notizia si sparge nel paese e si parla subito di miracolo. Anche i medici non sanno spiegare l8217accaduto. Prudentemente il caso viene sottoposto alla Consulta Medica presso la Congregazione per le Cause dei Santi e tra il febbraio e l8217aprile del 1988 si giunge alla conclusione seguente: 8220ferita lacera interessante almeno un terzo dello spessore corneale dell8217occhio sinistro, di notevole estensione8221 giudicata dalla Consulta Medica 8220estremamente rapida, completa e duratura, non spiegabile alle conoscenze mediche8221 (relazione della Consulta 1988). La rivista 8220Tracce8221 pubblica la vita di San Riccardo e un miracolo di sua intercessione. Inizia da parte del Movimento di Comunione e Liberazione la diffusione della conoscenza di S. Riccardo in tutta Italia e nel mondo. Statua posta sul Duomo di Milano Debt consolidation reduction is usually activities like a new 8220con8221 because you imagine you might have completed anything around the personal debt issue. The debt continues, because include the practices that caused the item you only moved it It8217s not possible to be lent the right path out of financial debt. You can8217t get rid of some sort of pit by means of excavating available the lower. Correct financial debt help just isn8217t swift or simple. Larry Burkett, mentioned financial creator, states debts is just not the challenge oahu is the sign. I am personal debt is the warning sign regarding overspending and undersaving. Our own monetary coaches will not advocate debt consolidation to get a buyer. Exactly why Mainly because debt consolidation fails. Consolidating debts Data Someone regarding mine is effective for any debt consolidation firm whose inner stats approximate of which 78 of times, right after a person consolidates his or her unsecured debt, your debt expands back again. The reason He even now has no a casino game want to possibly shell out money or not necessarily buy at all. 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